Di seguito un comunicato diffuso da Riccardo Rossi, candidato alla presidenza della Regione Puglia:
Sulla questione del disseccamento degli ulivi, la Regione Puglia sceglie di dimettersi dal proprio ruolo di istituzione democratica rappresentativa. A questo equivale, per noi, la decisione di rinvio sine die della seduta straordinaria e monotematica del Consiglio regionale, inizialmente prevista per domani.
La nostra Costituzione assegna alle istituzioni democratiche il compito di rappresentare i cittadini, e quindi anche il dovere di rendere conto agli stessi del proprio operato. La Regione Puglia oggi ha scelto di sottrarsi al confronto con i propri rappresentati e quindi di sottrarsi ai doveri che il proprio ruolo implica. Per questo sosteniamo che oggi la Regione ha scelto di dimettersi dal proprio ruolo, fuggendo e rifugiandosi sotto la gonna di mamma-Europa.
Come già più volte ribadito, e come ulteriormente ribadirà domani Eleonora Forenza, eurodeputata de L’Altra Europa con Tsipras/GUE, nel corso dell’Assemblea plenaria del Parlamento europeo, noi chiediamo di fermare subito il piano di eradicazione generalizzata ed il conseguente trattamento con fitofarmaci altamente inquinanti. Riteniamo inapplicabile al caso pugliese la normativa europea che il Piano Silletti dovrebbe mettere in atto. Si tratta, prima di tutto, di una normativa calibrata su un batterio differente da quello rinvenuto in Puglia, mentre resta ancora tutta da dimostrare la responsabilità di questo batterio nel fenomeno di disseccamento che alcuni ulivi stanno manifestando, principalmente nel Salento. Si tratterebbe di un intervento inutile, e comunque non risolutivo, che determinerebbe un grave rischio per la salute umana, animale e vegetale, nonché per il paesaggio e l’ecosistema. Resta nostra opinione che il fenomeno richiederebbe con urgenza maggiori approfondimenti scientifici e l’utilizzo di buone e sane pratiche agricole, già rivelatesi utili in diversi casi nell’azione di contrasto al fenomeno.
In ogni caso, l’importanza della vicenda pretende da parte della Regione una piena assunzione di responsabilità di fronte ai propri cittadini, non la triste fuga che invece oggi si è scelto di mettere in scena. Per questo chiediamo che anche il disseccamento degli ulivi venga trattato nella prossima seduta del Consiglio regionale, già riconvocata per il 5 maggio su tutti gli altri punti inizialmente presenti nell’ordine del giorno del 29.