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Xylella: rinviata la seduta del consiglio regionale della Puglia in programma domani
28 Aprile 2015
Di seguito una comunicazione diffusa dalla presidenza del consiglio regionale della Puglia:
La seduta straordinaria e monotematica del Consiglio regionale sulla xylella è rinviata sine die. Impegni ufficiali sopravvenuti non consentono la partecipazione del Commissario nazionale Silletti alla seduta in un primo tempo convocata per domani, 29 aprile. Il Governo regionale è inoltre impegnato nelle decisioni da assumere sulle misure che saranno adottate in sede comunitaria e che si annunciano particolarmente severe, puntando sull’eradicazione estesa alle piante di ulivo circostanti quelle affette dal batterio.
L’annullamento della riunione consiliare – col rinvio a martedì 5 maggio dei soli provvedimenti riguardanti il riconoscimento dei debiti fuori bilancio della Regione – è stato reso noto al termine di un incontro con i capigruppo consiliari e l’Ufficio di presidenza.
Le decisioni in arrivo da Bruxelles richiederanno una pronta risposta della Giunta, che potrà anche prevedere un eventuale ricorso, qualora venisse confermata a Bruxelles la linea intransigente anticipata ufficiosamente, fa notare il presidente del Consiglio regionale, preoccupato a sua volta dalle conseguenze sul comparto olivicolo e sul territorio di una decisione esecutiva del Comitato fitosanitario permanente dell’Ue che dovesse insistere sull’eradicazione di qualsiasi pianta potenzialmente ospite di Xylella fastidiosa nel raggio di 100 metri da un olivo infetto.
Condotte ispirate da criteri di prevenzione e garanzia sono comprensibili, ma un espianto esteso sembra eccessivamente penalizzante e non considera il danno grave che deriverebbe all’economia e all’immagine stessa delle campagne pugliesi da misure esasperate tanto care a Francia e Germania, che ci trattano letteralmente da untori.
Sulla base di “serie valutazioni tecniche e superando un ritardo scientifico imbarazzante, sarebbe utile invece – per il presidente del Consiglio regionale – individuare provvedimenti atti a debellare il fenomeno infettivo senza distruggere il nostro settore olivicolo. Occorre peraltro offrire un ristoro economico al comparto agricolo e niente deve restare intentato per rimettere in salute il nostro territorio, restituire serenità ai produttori, ai vivaisti e alle loro famiglie. Questa patologia ci ha colpito al cuore, perché l’ulivo è la Puglia, il simbolo di questa terra”. (fel)