Di Anna Lodeserto:
Comitato16novembre , insieme ad altre associazioni, ha presentato una diffida alla Regione Puglia.
Motivo di tale atto è la proposta presentata dalla Regione Puglia di abbassare l’importo dell’assegno destinato ai disabili ( da 900 a 600 euro) , senza alcuna distinzione tra le patologie.
” Diffidiamo la Giunta regionale ad approvare tale proposta, in quanto offensiva e lesiva dei diritti dei disabili gravissimi . Chiediamo – si legge nell’atto – l’immediata applicazione della nostra proposta ,già presentata da diversi mesi , di diversificare l’importo dell’assegno in base al sostegno assistenziale calcolato sull’effettivo bisogno”.
La proposta regionale , denominata Assegno di cura , prevede di diminuire l’importo da 900 a 600 euro e riguarderà i malati disabili gravissimi nel periodo gennaio – ottobre 2020 eventualmente procrastinabile fino a dicembre dell’anno in corso.
L’importanza del sostegno è rintracciabile nella necessità di evitare l’ospedalizzazione del disabile, per se stesso e per la famiglia. ” È opportuno – sostengono le Associazioni – commisurare l’importo in base all’effettivo bisogno del disabile, già sancito ed accertato in sede UVM che differenzia il livello di gravità anche sulla base della Legge Regionale 630/2015.”
Le associazioni coinvolte hanno proposto di riconoscere tre differenti tipi di sostegno, al fine di non escludere nessun disabile dall’ottenimento dell’assegno.
Propongono un assegno di 900 euro al mese per coloro che necessitano di un sostegno intenso ( disabilità riconosciuta 100 – 85) , la somma mensile di euro 700 per il sostegno medio ( 80 -75) , euro 500 al mese per il sostegno lieve ( < 70) .
Il progetto è stato sottoposto all’attenzione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dell’assessore al Welfare Salvatore Ruggiero e del direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro. Ma , ad oggi, non vi è stato riscontro da parte delle Istituzioni.
Nel 2006 ( Legge n° 296) è stato istituito il Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza con l’obiettivo di offrire sostegno a disabili gravissimi ed anziani non autosufficienti al fine di permettere loro una dignitosa permanenza presso il proprio domicilio.
I disabili e le famiglie meritano il giusto riconoscimento da parte delle Istituzioni e della società. La battaglia condotta dalle associazioni in questione è principalmente di carattere sociale, etico , umano. È necessario tutelare e garantire il diritto alla vita dignitosa, che riguarda anche l’importo dell’ assegno di cura.