L’emergenza carceri, quella del sovraffollamento, quella delle condizioni di invivibilità, è una vergogna italiana. Da Napolitano alle più alte autorità morali (il papa in cima a tutti) ma anche, per rimanere al territorio, alle iniziative del capogruppo in commissione Giustizia alla Camera, Gianfranco Chiarelli, le iniziative perché migliori una situazione, sanzionata anche dall’Unione europea, sono state molteplici. Senza risultati, purtroppo.
A Bari un suicidio in carcere. Un ventottenne si è ammazzato. Pochi giorni fa erano stati sventati due suicidi, a Bari e Lecce. Nel penitenziario del capoluogo pugliese, secondo il sindacato di polizia penitenziaria Cosp, si sono suicidati sei detenuti dall’inizio dell’anno e otto hanno tentato di togliersi la vita.
Questa vergogna italiana deve finire.