Sabrina Misseri resti in carcere. Questa la richiesta del procuratore generale della Cassazione, Antonio Gialanella, nell’udienza a porte chiuse sul ricorso contro la custodia cautelare in carcere della giovane condannata in primo in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della cugina Sarah Scazzi.
Ma la difesa, con Franco Coppi, osserva, in sede di dibattimento: a parte il fatto che la riteniamo innocente, qualora dovesse essere considerata la tesi dell’omicidio di impeto sarebbero immotivate le esigenze di custodia cautelare. Dunque va liberata.