Due candidati alla presidenza vengono esclusi, fanno ricorso, ottengono la sospensiva. E cosè al credito cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari, ieri, il nuovo presidente non è stato eletto. Dopo tredici mesi e mezzo di commissariamento a causa di ipotetiche infiltrazioni mafiose, la banca era in procinto di uscire dal tunnel ma per il momento ci resta. Sarà il giudice a stabilire la data dell’assemblea per le elezioni. Panarese e Tauro, esclusi dalla gara per la presidenza, hanno avuto la meglio dunque, nei confronti (perfino) della Banca d’Italia che aveva dato l’ok alla lista per la tornata elettorale di ieri. Il clima, in seno all’istituto di credito, è tutt’altro che tranquillo dunque, e c’è chi non esclude manovre di altre banche per approfittare della debolezza di quella del territorio, in questa fase difficile. Il che, naturalmente, non è in stretta connessione con il ricorso presentato dai due candidati esclusi. I circa duemila soci della bcc ieri non hanno potuto votare, non hanno potuto vedere l’uscita dal tunnel dopo l’onta del commissariamento associato alla parola mafia. E la situazione, che sembrava destinata a chiarirsi, si intorbidisce di nuovo. Chi ha sbagliato? Gli esclusi a presentare il ricorso o quelli che hanno escluso i candidati? E perché?