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Martina Franca: stralcio di debiti fiscali, approvazione con maggioranza divisa. Lavori rumorosi: stop dalle 14 alle 16 Ieri la seduta del consiglio comunale

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Di seguito un comunicato diffuso dal Comune di Martina Franca:

Il Consiglio comunale ha approvato una modifica al regolamento di Polizia Urbana del Comune di Martina.

Nello specifico la modifica – apportata su richiesta di tantissimi operatori del mondo delle imprese –  riguarda la fascia oraria in cui è vietato effettuare lavori rumorosi. Dalle 14,00 alle 16,00 nel periodo 1° maggio-31 ottobre e non più, quindi, dalle 12 alle 16. L’articolo 71, comma 2 del regolamento stabilisce che “Dal 1° maggio al 31 ottobre resta vietata la lavorazione delle industrie rumorose nelle ore decorrenti dalle 14.00 alle 16.00”.

Invariato, invece, quanto previsto per il restante periodo dell’anno (comma 1  dell’articolo 31): “La lavorazione delle industrie rumorose non può incominciare prima delle ore 7 né protrarsi oltre le ore 20 dal 1° novembre al 30 aprile e dalle ore 6 ed oltre le ore 21 dal 1° maggio al 31 ottobre”.

Il regolamento emendato risale al 1938 ma già negli anni scorsi è stato già modificato per adeguarlo alle esigenze del mondo del lavoro cambiate nel corso del tempo, come ha spiegato l’assessore alle Attività Produttive Roberto Ruggieri relatore del provvedimento: “Le ondate di calore sempre più frequenti costringono le aziende, soprattutto del settore edile, ad effettuare orario continuato per tutelare la salute dei propri lavoratori ma interrompere l’attività a mezzogiorno comporterebbe un notevole ritardo nell’esecuzione delle opere. Una modifica temporanea del regolamento era stata approvata in seguito all’emergenza Coronavirus ed è rimasta in vigore fino al 2021 sortendo gli effetti desiderati e non suscitando reazioni negative di lavoratori e cittadini per il posticipo dell’orario.  Per questo abbiamo ritenuto opportuno introdurre la modifica in maniera definitiva. Ciò – sottolinea infine l’assessore – in attesa di una rivisitazione completa del Regolamento che è ormai anacronistico, infatti è stato adottato nel luglio 1938 con deliberazione del potestà”.

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Di seguito un comunicato diffuso da Forza Italia-Martina Franca:

“Il voto contrario espresso ieri sera in consiglio dal gruppo “Visione Comune” sull’importante provvedimento relativo alle agevolazioni fiscali per i debiti da ingiunzioni accertate e diventate esecutive al 30 giugno 2022, ha dimostrato palesemente, qualora ce ne fosse ancora bisogno, come quell’area politica, espressione diretta della sinistra che ha governato la città in questi ultimi dieci anni, sia contro le misure a favore delle famiglie, dello sviluppo economico, del benessere sociale”.

Così, il consigliere d’opposizione Michele Marraffa (Forza Italia) commenta quanto avvenuto nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, riunione che ha visto l’approvazione del nuovo regolamento voluto dal Governo Meloni nel capitolo sulla “Tregua fiscale” inserito nella Legge di Bilancio 2023, grazie ai voti della minoranza.

“Già il 30 marzo scorso, con un apposito emendamento presentato in consiglio comunale – puntualizza il consigliere di Forza Italia – avevo proposto l’inserimento di un apposito articolo all’interno del Regolamento relativo alla definizione delle controversie tributarie pendenti, ai sensi dell’art. 1 comma 205 della L. 29 dicembre 2022 n. 197”, al fine di poter consentire al Comune di avvalersi della facoltà di applicare le disposizioni del comma 222 dell’articolo 1 della Legge 197/2022, relativo allo stralcio dei debiti fino a mille euro iscritti in carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

Ma quell’emendamento, frutto dell’azione promossa da Forza Italia e da “IdeaLista”, come ho già avuto modo di evidenziare con forza in queste ultime settimane – continua Marraffa – è stato prima respinto dalla maggioranza che ha poi invece deciso di ripresentarlo in assise, rivendicandone incredibilmente la paternità, a nome del gruppo Visione Comune, e approvarlo, nel corso della penultima seduta di consiglio del 14 luglio scorso.

Ma ieri sera in consiglio, al momento di votare il nuovo Regolamento, “Visione Comune”, evidentemente rispondendo al diktat di qualcuno dietro le quinte, ha mostrato la sua vera natura votando contro il regolamento, generando una evidente crepa all’interno della maggioranza e mettendo anche in grave imbarazzo il proprio assessore di riferimento.

Dopo aver con forza promosso l’approvazione di quel provvedimento in consiglio – puntualizza Marraffa – avrei voluto essere lì in aula a garantire il mio voto favorevole ma improrogabili impegni di lavoro mi hanno tenuto lontano dal consiglio e per questo avevo chiesto, con altrettanta determinazione, di convocare l’assise in un’altra data. Eventualità che non mi è stata concessa. Nonostante questo, quel Regolamento è passato grazie ai voti di quei rappresentanti dell’opposizione pronti a riconoscersi pienamente, come noi di Forza Italia, nell’azione portata avanti dal governo Meloni per rispondere concretamente alle reali istanze provenienti dalle famiglie, dagli imprenditori, dai cittadini che oggi versano in gravi difficoltà a causa della sfavorevole congiuntura economica.

Un Regolamento – conclude Marraffa – che oggi permetterà una boccata d’ossigeno anche a tanti martinesi in difficoltà, nonostante il tentativo, messo in atto da “Visione Comune”, di impedire tutto questo”.

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Di seguito un comunicato diffuso da Fratelli d’Italia-Martina Franca:

Ieri nel Consiglio Comunale si è consumata la spaccatura della maggioranza ed è avvenuta nel punto più nevralgico dell’Amministrazione Pubblica, ovvero nel sostegno alla cittadinanza. Per comprendere cosa sia accaduto dobbiamo fare riferimento al Consiglio Comunale precedente, quello del 14 luglio, nel quale all’approvazione dell’ordine del giorno sull’annullamento dei vecchi tributi fino a mille euro sino al 2015 non riscossi, la Capo Gruppo di FDI Grazia Lillo ha portato in evidenza e proposto l’applicazione dell’intero pacchetto della rottamazione nazionale, ovvero la possibilità di rateizzare e scontare di interessi e sanzioni anche i tributi sino a giugno 2022 ovviamente non riscossi. L’Assessore Lasorte in quella sede diede una risposta incerta, probabilistica sulla definizione di un regolamento ad hoc per la rottamazione, lasciando preludere quanto poi accaduto, il crollo dell’asse di maggioranza.

La discussione sul regolamento portato ieri in Consiglio è stata trasformata dai rappresentanti di Martina Visione Comune in uno show politico intriso di riferimenti ideologici e di dissenso sulla politica nazionale del susseguirsi negli anni delle rottamazioni, a parer loro inique e in favore degli evasori. A nulla sono valsi gli appelli al buon senso degli stessi colleghi di maggioranza, che hanno ben compreso la ratio della legge, per la quale non si sostengono gli evasori, che sicuramente non pagheranno mai, bensì si aiutano i cittadini colpiti da pandemia, crisi economica, crisi energetica, effetti della guerra e quant’altro a riavere pari dignità nell’assolvere comunque l’intero pagamento dei tributi rispetto a chi in questi anni non ha subito alcuna perdita.

In realtà non siamo per niente sorpresi di quanto accaduto, poiché questa maggioranza, sin dalla proposizione elettorale dello scorso anno ha manifestato la reale natura, ovvero un’accozzaglia di figure distanti tra loro per ideologia e metodo, uniti “insieme” dalla bramosia del potere!

Le stesse considerazioni che hanno portato alla divergenza per il suddetto punto all’ordine del giorno, in realtà emergono anche in tutta l’azione di governo di questa Amministrazione, laddove ieri anche nell’approvazione del DUP e degli scostamenti di bilancio, tra i dubbi sui numeri e le discontinuità progettuali, la maggioranza non ha dato segnali di compattezza.

La domanda che ci poniamo, quindi, ma soprattutto la preoccupazione per il futuro di Martina Franca è che un’Amministrazione così instabile, dominata da divergenze interne radicali e da una visione politica profondamente diversa, possa condurre nel baratro le sorti del nostro territorio, molto più di quanto già lo sia e che su argomenti come il PUG, la Sanità Pubblica Locale o per il Capitolato dell’Appalto sulla gestioni dei rifiuti (in scadenza e di cui non se ne parla minimamente) che solo noi di Fratelli d’Italia fino a ieri abbiamo portato e sollecitato alla discussione in Consiglio Comunale, si finisca poi per temporeggiare e rimandare a soluzioni palliative o peggio ancora che si faccia la fine per esempio degli Stati Generali dell’Economia, annunciati nel DUP 2021-2023 come il “viatico” indispensabile per lo sviluppo economico e poi messi nel cassetto e dimenticati.

Il clima di irresponsabilità che si respira a Palazzo Ducale non fa altro che determinare danni concreti alla cittadinanza; ieri Fratelli D’Italia insieme al resto dell’opposizione ha salvato le sorti del provvedimento sulla rottamazione, ma resta la preoccupazione sulle questioni che non arrivano in Consiglio Comunale e come al solito vengono trattate nelle “segrete stanze”.

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