Di seguito un comunicato diffuso dal sindacato di polizia penitenziaria Sappe:
Mentre tutte le forze dell’ordine sono alla ricerca dei due fuggitivi baresi evasi
dal carcere d Trani meno di 48 ore fa, assistiamo ad un nuovo tentativo di
evasione da parte di un detenuto che, doveva presenziare ad un udienza
nell’aula bunker all’interno del penitenziario Tranese.
Lo stesso infatti mentre veniva scortato da due agenti in prossimità dell’aula di
giustizia, con una mossa fulminea si divincolava e si dirigeva correndo verso
l’inferriata che si trova nell’area della caserma del carcere fuori dal muro di
cinta, tentando di scavalcarla.
Prontamente i due agenti lo rincorrevano e lo bloccavano proprio sull’inferriata , ciò a dimostrazione della grande professionalità e coraggio dei poliziotti penitenziari di Trani che di fronte alle emergenze sanno
rispondere con prontezza e decisione, cosa che purtroppo non è stato possibile fare in occasione dell’evasione dei due detenuti baresi, a causa della carenza di poliziotti in servizio.
Il SAPPE sindacato autonomo polizia penitenziaria, si chiede cosa deve ancora
accadere nel carcere di Trani per prendere i provvedimenti nei confronti dei responsabili della sicurezza?
Coma mai i Dirigente del DAP che sono stati puntualmente informati di cosa
accadeva a Trani non sono mai intervenuti?
Questa assenza di provvedimenti ha fatto si che a Trani la gestione della
sicurezza scendesse a zero, mentre quelli che hanno cercato di garantire la
legalità hanno avuto danni materiali ai propri automezzi parcheggiati davanti al
carcere, senza contare il gravissimo episodio relativo all’incendio dell’auto sotto
la propria abitazione del vice comandante del penitenziario Tranese.
Ancora più grave è il fatto che nemmeno di fronte ad un intervento della commissione antimafia del Senato delle Repubblica proprio sulla gestione e sugli ultimi accadimenti di Trani, i vertici dell’amministrazione penitenziaria
hanno ritenuto di intervenire.
Il SAPPE ha sempre informato a tutti i livelli dell’amministrazione penitenziaria
su quello che stava accadendo a Trani, mettendo anche l’accento sulla grave
carenza di personale determinata dall’apertura di un nuovo padiglione(da dove sono scappati i detenuti) con i poliziotti costretti a gestire più postazioni, senza l’invio di un adeguato numero di personale.
Abbiano notizie che ancora una volta chi, secondo noi, ha la responsabilità (a
tutti livelli dal DAP ai responsabili della sicurezza ) di quanto è accaduto e sta
accadendo a Trani, stia già mettendo in atto uno scaricabarile per arrivare a
colpire proprio chi responsabilità non ne ha.
Il SAPPE non permetterà ciò, è porrà in essere tutto quanto in suo potere
acchè i veri responsabili di questo degrado paghino per aver distrutto uno dei
penitenziari che è stato un fiore all’occhiello del sistema penitenziario Italiano, ed aver delegittimato con ciò la dignità e la professionalità dei poliziotti di Trani.