Di Nino Sangerardi:
“Il mancato rinnovo del Consiglio direttivo e Giunta esecutiva ha comportato notevole instabilità nell’attività gestionale dell’Ente”.
Parole della Corte dei Conti,Sezione controllo sugli Enti, dopo l’esame della gestione finanziaria, anno 2013,del Parco nazionale dell’Alta Murgia. Quest’ultimo comprende 13 Comuni–Altamura,Bitonto,Gravina,Andria,Poggiorsini,Corato,Santeramo,Spinazzola,Toritto,Grumo,Minervino,Cassano Murge,Ruvo– abitati da 400 mila persone,un’estensione di 68 mila ettari.
La sede amministrativa in Gravina,10 dipendenti fissi e 3 a tempo determinato che ,complessivamente,costano 345 mila euro ogni 365 giorni.
Presidente,nominato nel 2012 con incarico quinquennale,è Cesare Veronico(candidato alle elezioni regionali 2015 nella Lista La Puglia con Emiliano,non eletto),indennità annuale 29.150 euro; direttore facente funzioni è Fabio Modesti,stipendio euro 39.951 all’anno.
L’altro ieri presidente della Comunità del Parco è stato eletto Antonio De Caro(ex socialista poi confluito nel Pd),che ricopre,contemporaneamente, i seguenti incarichi : sindaco Comune di Bari,sindaco Città Metropolitana di Bari e provincia, vicepresidente Autorità idrica pugliese,vicepresidente Associazione nazionale Comuni italiani,componente della Direzione nazionale del Pd. Si può dire essere al cospetto di nomenklatura neosovietica di stampo italo-barese : 6 funzioni accumulate sopra un esponente di partito politico?
Lo statuto del Parco,predisposto dal Consiglio direttivo nel 2010, è stato approvato dal Ministero dell’Ambiente il 23 ottobre 2013.
L’Ente parco, con delibera presidenziale del 3 giugno 2014(non essendo stato costituito il Consiglio direttivo)ratifica le proposte di Piano e di Regolamento modificate,in base alle richieste della Regione Puglia. Si è in attesa,da parte della Regione,dell’adozione sia del Piano che del Regolamento.
“Il rendiconto 2013–scrivono i giudici contabili–è stato deliberato in ritardo rispetto al termine del 30 aprile,come sottolineato nei rilievi dai Ministeri vigilanti : Ambiente e Economia e Finanze”.
Analizzando i documenti la Corte sottolinea il persistente disavanzo finanziario,sia pure in leggero miglioramento nel 2013; il recupero dell’avanzo di amministrazione che,dopo una flessione del 55% fra 2010 e 2012,nel 2013 cresce dell’11,8% rispetto all’anno precedente;l’avanzo del conto economico,pari a 1.149.632 euro, che migliora considerevolmente il saldo(negativo) del 2012: “ da rilevare però–si legge nell’incarto della Corte– che il risultato sarebbe stato ancora negativo senza la cancellazione di un notevole ammontare di residui passivi”.
La consistenza del patrimonio netto del Parco cresce del 13,34% a fronte del 2012,grazie al saldo positivo del conto economico,attestandosi a 9,7 milioni di euro.
Secondo i Magistrati,le difficoltà gestionali dell’Ente dell’Alta Murgia vengono evidenziate dalla situazione dei residui. Ecco : mentre la capacità di incasso sembra migliorata,essendosi dimezzati i residui attivi tra il 2012 e il 2013, resta molto elevata la consistenza dei residui passivi che ammontano a oltre 5 milioni di euro,sia pure in diminuzione rispetto al 2012 : meno 12,51%.
Tale esito è dovuto alla cancellazione di somme non più da spendere,nella misura di 1,4 milioni.
“In proposito–deducono i Giudici- questa Corte non può che condividere il rilievo del Collegio dei revisori circa la bassa capacità dell’Ente a definire e completare le procedure amministrative di spesa,e l’invito a smaltire le partite passive in modo più efficiente”.
La relazione firmata dai magistrati Luigi Gallucci presidente e Italo Scotti estensore e Orietta Buccini,infine, mette in luce: “…. Vista la dipendenza integrale del Bilancio del Parco dai contributi pubblici(99,96%), stante l’irrilevanza delle entrate proprie di diversa provenienza,la Corte ritiene che l’Ente dovrebbe adoperarsi per incrementare tali entrate,attraverso una migliore valorizzazione delle proprie attività”.
(foto home page: fonte santeramo.it)