Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:
Approfittando dell’assenza del proprietario, in tarda serata si sono introdotti in un’abitazione del centro storico di Sammichele di Bari facendo razzia di preziosi per un valore complessivo di 2.000 euro ma sono stati individuati dai carabinieri della locale Stazione che sono riusciti a recuperare parte della refurtiva. Si tratta di tre giovani del luogo, un maggiorenne e due minorenni, deferiti in stato di libertà con l’accusa di furto aggravato in concorso. Grazie ad una mirata attività investigativa effettuata nelle ore successive al furto i militari hanno eseguito una serie di perquisizioni domiciliari che hanno permesso di giungere fino ai responsabili del “colpo”. La refurtiva, in parte recuperata, è stata restituita all’avente diritto.
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I Carabinieri della Stazione di Trani hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, nei confronti di C. L. 40enne di Toritto, noto alle forze dell’Ordine, ritenuto responsabile di rapina aggravata.
I fatti risalgono alla notte dello scorso 4 settembre, quando un misterioso rapinatore con la testa coperta da una busta di plastica a cui erano stati praticati dei fori all’altezza degli occhi e del naso, aggrediva con schiaffi e pugni un povero pensionato, che passeggiava in una via del centro di Toritto, impossessandosi del suo portafoglio contenente 170 euro ed effetti personali.
La vittima, dopo essersi ripresa dallo spavento, raccontò la disavventura ai Carabinieri di Trani, dichiarandosi certo che l’aggressore era un soggetto che conosceva da quando era bambino e che poco prima della rapina aveva visto passare in piazza e mettere la busta di plastica in testa. Il 40enne è stato associato presso la casa circondariale di Bari.
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Nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dai carabinieri della Compagnia di Triggiano nei comuni di Adelfia e Cellamare i militari hanno arrestato in differenti circostanze due persone. In particolare:
– ad Adelfia i carabinieri della Compagnia di Triggiano hanno arrestato il 37enne V.G., già noto alle Forze dell’Ordine, con l´accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari lo hanno sorpreso all’interno della sua abitazione con 80 grammi di hashish e marijuana, suddivisi in 60 dosi, nascosti in un anfratto ricavato nei pressi della finestra della camera da letto. L´uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato associato presso la locale casa circondariale di Bari. Sempre ad Adelfia, stessa sorte è toccata ad un 25enne del luogo, già agli arresti domiciliari, arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa per reiterate violazioni alla misura cui era sottoposto.
– a Cellamare invece stessa sorte è toccata ad un 18enne di Rutigliano arrestato con l´accusa di resistenza, violenza e lesioni a P.U.. Il giovane, unitamente ad un complice in corso di identificazione, è stato sorpreso mentre stazionava con fare sospetto a bordo di un ciclomotore nei pressi di una colonnina di un distributore di carburanti. Alla richiesta dei documenti i malviventi hanno tentato di investire un militare che è comunque riuscito a bloccare uno dei due, passeggero della moto, traendolo in arresto al termine di una breve colluttazione. Il giovane, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato collocato agli arresti domiciliari.
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Tre georgiani tra i 18 e i 20 anni sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bari con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso e resistenza a Pubblico Ufficiale. Nel corso di un servizio perlustrativo effettuato in ore notturne i militari hanno notato in Piazza Moro tre individui intenti ad armeggiare su uno scooter “Malaguti” lì parcheggiato. Immediato è stato l’intervento dei carabinieri che sono riusciti a bloccare i malfattori al termine di una breve colluttazione. Uno dei militari ha riportato contusioni giudicate guaribili in 15 giorni di prognosi mentre gli stranieri, giudicati con rito direttissimo dalla A.G. del capoluogo pugliese sono stati condannati a 2 anni di reclusione.