Il decreto per il piano ambientale dell’Ilva viene impugnato dalla Regione Puglia. Il governatore Michele Emiliano e i suoi collaboratori, come il Comune di Taranto, ritengono il provvedimento del governo carente, in termini proprio di tutela ambientale e della popolazione tarantina. Critiche da Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico: il contenzioso amministrativo rischia di far saltare gli impegni, cospicui, che figurano in quel decreto. “Spero che la Regione Puglia e il Comune di Taranto abbiano ponderato bene le conseguenze”. Marco Bentivogli attacca Emiliano: per la sua visibilità personale rischia di far saltare i risultati prr il risanamento ottenuti grazie al confronto sindacale, dice il segretario Fim-Cisl.
Letto il DPCM 29 set 2017, avevo ipotizzato e suggerito il ricorso al TAR Lazio o al Presidente della Repubblica con tre profili di illegittimità del DPCM. La scelta del Sindaco Melucci (e della Regione Puglia) per il TAR Lazio è meno politica, sicuramente più veloce ed apre subito le danze. Per quello che può contare, il bene comune, il bene della città che è anche mia, conta di più di qualsiasi fedeltà di parte. Sono quasi 20 anni che il Ministero dell’ambiente si ostina a tenere fuori dalla procedura dell’AIA le questioni sanitarie connesse con l’inquinamento di origine industriale. Questa è l’occasione buona per vincere finalmente la partita a favore della salute dei lavoratori e dei cittadini.
Mi piacerebbe conoscere il testo integrale del ricorso,
Grazie per il suo intervento. Probabilmente è uno spartiacque, il ricorso. Cioè, andare avanti come si è fatto finora sarà, probabilmente, impossibile. In quanto al testo integrale, ieri sera si è avuta solo la dichiarazione del governatore. Un minimo di tempo per cercare di recuperarlo, così come quello del Comune. (agostino quero)