Scrive Maria Miali, cittadina di Martina Franca:
Il 19 novembre scorso sono andata in ospedale per esami diagnostici di routine da effettuarsi nel laboratorio analisi.
Quando sono arrivata ho visto una coda di persone fuori dall’ospedale, per strada, mi sono avvicinata per entrare, avevo regolare prenotazione e ticket già pagato, quando uno dei vigilanti mi ha bloccata dicendomi che non potevo entrare, che le persone in coda stavano là per lo stesso motivo.
Ovviamente sono rimasta molto sorpresa di questo, perché non è concepibile lasciare ammassata sulla strada gente che sta lì non per diletto ma per problemi.
Ho ovviamente insistito per entrare e per stare in attesa in un luogo decente, precisando al vigilante (che beninteso per nessun motivo al mondo può essere il mio interlocutore) che non potevo stare per lungo tempo in piedi per mie patologie, per tutta risposta mi è stato detto: “signora là sta la panchina, se non può stare in piedi si segga là” facendo il gesto con la mano, cioè la panchina che sta per strada sul marciapiedi. Non commento tutto questo perché si commenta da solo…
Ho continuato ad insistere affinché ci facessero entrare perché tra l’altro cominciava a piovigginare, a quel punto il vigilante ha cominciato a dire che non era colpa sua, che erano le direttive del direttore dell’ospedale per le norme anti covid e che mi dovevo lamentare con il presidente della regione Michele Emiliano (non commento nemmeno questo).
Dunque, premesso che non me la prendo con i vigilanti e con la maleducazione perché non è questo il punto, ma sappiamo che quelle norme anti covid sono state eliminate, e soprattutto che la gente non può essere lasciata in mezzo alla strada alla mercé dei vigilanti che hanno tutt’altro compito, certo non quello di interrogare le persone su cosa devono fare e dove devono andare, e nel frattempo scrivere il numeretto sul “questionario covid” per far rispettare la coda. Sulla pubblica strada. Coda che si ripete con altro numeretto una volta arrivati nel laboratorio analisi, peraltro dopo aver fatto un percorso abbastanza lungo pieno di barriere architettoniche.
È questo il punto cari signori! Ed è irricevibile questa situazione che negli altri ospedali non accade.
È irricevibile perché ci sono persone di tutte le età, con patologie, persone anziane, lasciate tutte in mezzo alla strada al caldo, al freddo, sotto la pioggia, a tutte le intemperie, rassegnate e con la testa bassa.
È scandaloso, e non credo che in tutto l’ospedale non si possa attrezzare una sala d’attesa decorosa e rispettosa della dignità delle persone, che ripeto, non sta lì per diletto, esposta a tutti i passanti e curiosi che passano da lì. Privacy zero!
Io desidero, e quasi lo pretendo, conoscere il motivo di tale comportamento da parte del direttore dell’ospedale e del direttore generale, e chiedo allo stesso tempo che questa situazione vergognosa abbia fine.
Resto in attesa di cortese riscontro.