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Canale d’Otranto, la notte dei soccorsi Incendio del traghetto Norman Atlantic: un morto. Condizioni meteomarine proibitive. Un rimorchiatore partito da Brindisi è riuscito ad agganciare lo scafo alla deriva. Poi è arrivata la nave San Giorgio

marina arriva su traghetto

norman atlanticL’ultima domenica dell’anno, nel canale d’Otranto, è stata drammatica e la notte “molto difficile”. Lo ha ammesso anche il ministro greco della Marina mercantile, lo sanno tutti. Poi, in serata, il ministro della Difesa greco ha detto che la nave è inclinata. Il nostro premier, Matteo Renzi, con un tweet parla di “lunga notte. Intanto grazie” (anche riferendosi ai soccorritori dell’altro dramma in Adriatico, quello di Ravenna). Intorno alla mezzanotte, arrivo al porto di Brindisi di 49 persone salvate e trasferite in Italia a bordo di un mercantile.

In serata, fra l’altro, anche un’altra notizia buona: incendio domato. Dopo una quindicina di ore.

Dalle quattro e mezza di notte, una intera giornata, una serata, per combattere con le condizioni meteomarine proibitive, per cercare di arrivare a salvare i 478 fra passeggeri e personale dell’equipaggio del Norman Atlantic, traghetto partito da Patrasso e diretto ad Ancona.

argilio giacomazziIntorno alle quattro e mezza di notte, mentre era al largo di Corfù, l’imbarcazione ha preso fuoco, probabilmente per l’incendio in un garage del traghetto, da un camion pieno di olio. Lì è iniziato il dramma: il comandante della nave, Argilio Giacomazzi (foto a sinistra) 62enne di La Spezia, ha lanciato l’allarme raccolto dalla capitaneria di porto di Bari, che lo ha smistato anche a quelle di Brindisi e Otranto. Alle 6 meno dieci del mattino è partito un velivolo dalla base militare di Gioia del Colle dell’Aeronautica e lì si è capito che sarebbe stata, nel migliore dei casi, drammatica, la domenica. Sperando che non fosse tragica. Mare forza 8, vento a 50 nodi: onde alte più di sei metri. Impossibile per altre imbarcazioni raggiungere la Norman Atlantic e mettere in salvo passeggeri (422) ed equipaggio (56). Fra loro, 44 italiani, 234 greci.

marina arriva su traghettoSono stati gli elicotteri a svolgere il primo lavoro di messa in salvo delle persone e le operazioni, dopo una quindicina di ore, avevano consentito di mettere al sicuro una persona su tre. Il sistema dei soccorsi ha fatto più del massimo, la Puglia fra l’altro è stata in prima fila ed è stata una Puglia, per non pochi versi, eroica, come ad esempio lo sono stati i brindisini del rimorchiatore Marietta Barretta, riusciti nel tardo pomeriggio ad agganciare il traghetto alla deriva verso l’Albania (ma in serata si sono rotti i cavi, nel traino). Poi, verso le sette e mezza di sera, due militari sono riusciti a salire a bordo del traghetto (foto a destra).

norman atlantic a fumonorman atlantic mare grossoPoi è arrivata la nave San Marco, che alle otto e mezza di sera ha preso il comando delle operazioni e che all’alba dovrebbe condurre tutti in salvo, a Brindisi, al termine della notte più lunga e drammatica. La notte conclusiva di una giornata che ha visto morire un uomo buttatosi in acqua per salvarsi e finendo invece assiderato, e che ha visto e sentito gridare, dal ponte della nave in fiamme, stiamo morendo, faremo la fine dei topi. La notte più lunga, più drammatica, per centinaia di persone, nel canale d’Otranto. Con le previsioni meteo che confermano una situazione in prospettiva ancora più difficile, sempre che sia possibile trovarsi in condizioni peggiori di quelle vissute nell’ultima domenica dell’anno, al largo della Puglia, nel canale d’Otranto. Sulla Norman Atlantic, con quel capitano che è lì, al suo posto, e con i messaggi di incoraggiamento per lui anche sul social network, “Dai Argilio fai il miracolo”.


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