Scrive Gianpaolo Scorrano, consigliere comunale di Lecce:
Dopo l’incidente occorso il 12 ottobre ad una sfortunata dipendente (per il quale c’è una vertenza in corso) e un’altro una settimana addietro, oggi, sempre nello stesso plesso di Via Pistoia, si è letteralmente sfiorata la tragedia.
Un infisso pesantissimo, da poco installato dall’Ente per garantire i rapporti aeroilluminanti ad una stanza che originariamente non poteva essere più che un deposito, è letteralmente caduto in testa ad un’impiegata.
È intervenuta immediatamente l’ambulanza del 118 che, dopo aver prestato i primi soccorsi per un trauma cranico, ha prescritto alla dipendente di effettuare urgentemente una TAC del cui esito -che ci si augura positivo e senza conseguenze- sapremo probabilmente domani (ospedale di Scorrano).
Inutile descrivere lo spavento e l’agitazione di tutti gli impiegati del settore servizi sociali che più e più volte avevano denunciato le carenze igienico sanitarie e la mancanza di sicurezza del fabbricato che li ospita, nell’indifferenza generale di chi, invece, li avrebbe dovuti tutelare.
Presenti sul posto il dirigente del settore LLPP, il Direttore dei Lavori, il dirigente dei Servizi Sociali, il dirigente del personale oltre al sottoscritto Consigliere di minoranza che ha provveduto a richiedere immediatamente l’intervento del competente SPESAL che ha eseguito i rilievi del caso (attualmente in corso).
Una cosa è certa: anche oggi, fortunatamente, sembrerebbe essere “andata bene”, e questo sol perché la dipendente era rivolta verso l’infisso che si accingeva ad aprire ed ha avuto la prontezza di riflessi di pararsi.
Se, malauguratamente, si fosse trovata alla scrivania, ci troveremmo invece di fronte ad una vera e propria tragedia.
Miracolo di Natale?
Chi lo sa?
E per un domani?
Occorre per forza aspettare la tragedia per prendere i doverosi provvedimenti?
Perché tutti gli Enti preposti al controllo ed allertati per tempo non sono ancora intervenuti?
Intanto, in questi giorni di festa, proseguono imperterriti i trasferimenti degli altri settori nell’ex Monastero dei Teatini, nonostante l’esposto effettuato dallo scrivente alla Procura della Repubblica ed alla Soprintendenza e nonostante l’abuso edilizio perpetrato su un immobile vincolato che ne inficia la staticità (senza calcoli statici e senza collaudo) e costituisce pericolo imminente per la pubblica e privata incolumità.
Tutto ciò è assurdo e non più tollerabile, motivo per il quale mi recherò dal Prefetto appena insediato per chiedere di esercitare con forza la sua autorità per bloccare con urgenza questi pericolosissimi traslochi e tutelare una volta per tutte gli impiegati del nostro Comune.
I NOSTRI DIPENDENTI SONO ESSERI UMANI E NON PACCHI!!!
Gianpaolo Scorrano