Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:
Carabinieri della Stazione di Torchiarolo hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per minaccia aggravata, violazione di domicilio e danneggiamento, un 50enne disoccupato del luogo, in atto sottoposto alla misura cautelare del “divieto di avvicinamento alle persone offese”, provvedimento emesso lo scorso 5 febbraio dal Tribunale di Brindisi. Nel primo pomeriggio di ieri, l’indagato, nonostante il citato provvedimento, ha fatto irruzione a casa della moglie, armato di un’ascia e ha tentato di colpirla, minacciandola di morte, venendo immediatamente persuaso alla calma dal figlio 18enne, convivente con la madre, che lo ha fatto allontanare, frapponendosi fra i due. I militari operanti, prontamente giunti sul posto su disposizione della Centrale Operativa, hanno rintracciato l’uomo nei pressi della sua abitazione e a seguito di perquisizione domiciliare hanno rinvenuto l’ascia utilizzata nell’azione delittuosa, posta sotto sequestro. La donna e il figlio erano tornati a Torchiarolo all’inizio di marzo, dopo aver vissuto per quasi un mese a Surbo (LE) a casa di una parente, in seguito ad altra aggressione subita dal marito, denunciata presso i Carabinieri di Surbo, nel mese di gennaio scorso. Nonostante il “Divieto di avvicinamento” che gli era stato imposto, per amore dei figli, la donna ha comunque cercato di ricostruire un rapporto con il coniuge che, inizialmente, sembrava volersi rappacificare e cambiare, ma negli ultimi giorni lui ha ricominciato a insultarla e a offenderla. Domenica 24 marzo 2019, intorno alle ore 15:30, l’uomo, entrato in casa per prendere un caffè, ha notato la moglie con il telefono in mano che stava visionando il profilo “facebook”; visto ciò, ha afferrato il cellulare e lo ha sbattuto per terra, rompendolo. Nel corso degli accertamenti, è emerso che da circa vent’anni, l’uomo ha sempre avuto dei comportamenti violenti nei confronti della moglie, sia dal punto visto fisico, sia verbale. Il 30 gennaio 2019, l’uomo era stato arrestato in seguito ad altra aggressione, venendo scarcerato il 5 febbraio, per essere sottoposto alla misura cautelare del Divieto di avvicinamento alle persone offese.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto nella Casa Circondariale Brindisi.