Salvatore De Comito, rappresentante Feneal Uil, chiede attenzione per la pericolosità dell’amianto e delle polveri sottili con cui i lavoratori hanno a che fare. Lavoratori dell’ex Ilva ma anche quelli dell’indotto. “Della nostra azienda almeno una dozzina di morti negli ultimi anni, si considerino anche tutte le altre imprese dell’indotto e sarà comprensibile quale sia il livello di preoccupazione. Non solo i morti: ci sono persone, non poche, che stanno combattendo la malattia. La tutela per i lavoratori che hanno a che fare con l’amianto non riguardi solo i dipendenti diretti del siderurgico di Taranto.” Non si tratta, secondo il sindacalista, neanche di lavori usuranti: è ancora peggio e per questo servono misure ancora più rigorose perché ammalarsi è un rischio molto concreto e le prospettive di vita non sono lunghe. “Serve un provvedimento specifico, una legge, perché gli addetti a lavori che comportano rischio amianto, polveri sottili e sostanze cancerogene siano siano in pensione dopo 25 anni di lavoro.”