L’adunanza di creditori, più di ventimila, è stata rinviata dalla sezione fallimentare del tribunale mlanese al 27 novembre. Era prevista per oggi, è stato necessario il rinvio all’autunno. Per mole di istanze presentate potrebbe essere battuto il primato, forse mondiale, del caso Parmalat. Siamo al processo per il fallimento dell’Ilva di Taranto, ora in amministrazione straordinaria. Il buco è di circa 2,9 miliardi di euro. Molti dei creditori che hanno chiesto l’insinuazione al passivo sono lavoratori del colosso siderurgico.