Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:
I Carabinieri della Stazione di Fasano hanno tratto in arresto in esecuzione all'”ordinanza di applicazione di misura coercitiva” emessa dal Tribunale di Brindisi, un 42enne operaio del luogo per atti persecutori perpetrati nei confronti della ex moglie39enne del luogo. La vicenda ha inizio circa un anno addietro quando l’uomo apprende dalla donna la volontà di separarsi. Inizia così ad attuare una serie di comportamenti minacciosi nei riguardi della stessa, in una circostanza durante la notte si avvicina al letto matrimoniale con un tovagliolo in fiamme e minaccia di darle fuoco, o nel corso di un acceso diverbio la schiaffeggia e la rinchiude in uno stanzino. Dopo la separazione palesa una serie di comportamenti maggiormente minacciosi e violenti volti ad impedire alla ex coniuge di condurre una vita serena. Nel prosieguo purtroppo la donna nella quotidianità constata l’escalation delle azioni dell’uomo che ogni qualvolta la incontra si rivolge con frasi sempre più violente, minacciose e allarmanti. In tale contesto non sono mancate anche le ingiurie altamente offensive dell’onore e del decoro della donna che le sono state rivolte sia telefonicamente che direttamente. Si evidenziano anche le innumerevoli gravi minacce rivolte alla stessa costantemente controllata: “tu alla fine dell’anno non ci arrivi”, “ho comprato una pistola non farti trovare da sola per strada”. La molteplicità delle condotte invasive di sorveglianza e controllo della vita della donna, sono stati tutti comportamenti che hanno determinano nella parte offesa disagi psichici e timore per la propria incolumità, in quanto costretta a vivere in un continuo stato di disagio e di angoscia. Sulla scorta di quanto accertato è stato comminato all’uomo in prima battuta, nel settembre 2017 il provvedimento di “divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati abitualmente dalla persona offesa”. Recentemente in questo mese di giugno, l’uomo nonostante la misura che gli è stata imposta, ha raggiunto la donna presso una spiaggia del litorale fasanese dove era con il suo nuovo compagno, e brandendo una chiave del tipo utilizzato per smontare i bulloni delle ruote delle autovetture lo ha minacciato di spaccargli la testa. Accortosi che l’uomo lo stava riprendendo con un telefonino nel tentativo di strapparglielo di mano lo ha colpito al naso e al costato con due violente gomitate provocandogli alcune lesioni. Considerata l’evoluzione della vicenda e soprattutto che lo “stalker” ha continuato a porre in essere tentativi di avvicinamento alla ex moglie videoriprendendola nei suoi spostamenti e trasgredendo le prescrizioni imposte con il provvedimento del “divieto di avvicinamento”, il Giudice l’ha sostituito con la misura maggiormente afflittiva degli arresti domiciliari dove è stato collocato dopo l’espletamento delle formalità di rito, con il preciso divieto di allontanarsi e di avere contatti di qualsiasi genere con persone diverse di quelle che con lui coabitano.
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I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Taranto nel mese di maggio u.s. a seguito di ispezione effettuata in Mesagne congiuntamente con personale medico dell’A.S.L. e del Servizio Sociale Comunale, hanno accertato che una struttura socio assistenziale adibita all’accoglienza di anziani autosufficienti e non autosufficienti era priva delle prescritte autorizzazioni. Nel corso del controllo è emerso che la struttura oltre ad essere priva di autorizzazione rilasciata da parte del Comune di Mesagne era carente dei requisiti organizzativo gestionali per poter ospitare persone affette da grave deficit psico-fisico, come prescrive al riguardo la legge regionale. Infatti, le strutture soggette ad autorizzazione oltre a rispettare i requisiti indicati dalle norme di carattere generale e in particolare, dalle disposizioni in materia di urbanistica, di edilizia, di prevenzione incendi, di igiene e sicurezza, di contratti di lavoro, devono possedere i requisiti minimi previsti dalla legge e dal regolamento regionale. Pertanto il dirigente dell’Area Sociale e Culturale del Comune di Mesagne a seguito di quanto accertato in sede di ispezione ne ha disposto l’immediata chiusura della Casa di riposo ed il contestuale trasferimento degli 11 anziani ospiti, di cui 2 autosufficienti e 9 non autosufficienti, presso i rispettivi nuclei familiari o altri idonei complessi autorizzati. Nel prosieguo degli accertamenti è stato riscontrato che gli anziani ospiti erano stati arbitrariamente trasferiti nella struttura oggetto di chiusura nel mese di maggio, provenienti da altra struttura socio assistenziale ubicata sempre in Mesagne coordinata dalla stessa gestione. Anche per questa seconda struttura il responsabile del servizio area sociale e culturale del comune di Mesagne, ha emesso “ordinanza di revoca dell’autorizzazione al funzionamento con consequenziale cancellazione dei servizi assistenziali dal registro regionale”. L’ordinanza di revoca che colpisce questa seconda struttura scaturisce dal fatto che, chi era preposto alla sua gestione aveva interrotto l’attività ricettiva in assenza della preventiva comunicazione al comune di Mesagne, trasferendo arbitrariamente gli ospiti. Il valore di questa seconda infrastruttura ammonta a 250.000,00€.