Di Nino Sangerardi:
La Giunta regionale ha ratificato l’intesa sul progetto di ripristino territoriale area Pozzo Grottole 11 situata nel Comune di Salandra(provincia di Matera), concessione di giacimento gas denominata Cugno Le Macine e assegnata a Eni spa.
Accordo chiesto dal Ministero dello Sviluppo Economico a fronte della domanda inviata dai referenti della società Eni.
Presidente e assessori regionali, nell’esprimere parere favorevole , hanno tenuto conto del Rapporto istruttorio elaborato dalla Direzione generale dell’ambiente, del territorio e dell’energia(Ufficio compatibilità ambientale) facente capo alla medesima Regione.
La concessione Cugno Le Macine è attribuita in titolo a Eni spa nel maggio 1963. Il giorno 21 maggio 2013 il Ministero accetta il ritiro delle istanze di proroga confermando Eni “ custode della miniera” al fine di adempiere all’obbligo di provvedere al riassetto ambientale della zona oggetto delle attività di coltivazione.
L’estensione della licenza, in provincia di Matera, risulta pari a 77,12 chilometri quadrati e riguarda il campo battezzato Grottole-Ferrandina.
Permesso rilasciato a seguito del rinvenimento di una vena di gas, avvenuto mediante perforazione dei pozzi Ferrandina(anno 1959) e Grottole(anno 1959).
Il campo Grottole-Ferrandina “Calcari” entra in funzione nell’anno 1965 ed è stato produttivo fino al 1991.
La fabbricazione di gas acido del “pool Sabbie” è stata interrotta il 6 giugno 2012 a seguito della convenzione propedeutica al conferimento alla Geogastock spa della concessione di stoccaggio chiamata “Cugno Le Macine Stoccaggio” e per la quale sono in corso le procedure di passaggio delle pertinenze minerarie.
In totale nella concessione sono stati perforati 68 pozzi.
A ottobre 2003 vengono messe in opera le indagini ambientali volte al controllo dell’eventuale contaminazione delle acque matrici suolo, sottosuolo e acqua.
I risultati dell’indagine, esaminati nella conferenza dei servizi che si è tenuta presso il Comune di Salandra in data 22 aprile 2008, non hanno evidenziato alcun inquinamento.
Il Pozzo Grottole 11 è stato chiuso minerariamente il 28 febbraio 2016 come da verbale dell’Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse.
L’Ufficio compatibilità della Regione Basilicata, tenuto conto della predisposta documentazione e ulteriori verifiche “ ritiene, in linea tecnica, che sull’istanza di ripristino territoriale dell’Area Pozzo Grottole 11(Comune di Salandra) possa essere resa l’intesa della Regione Basilicata subordinatamente al rispetto di tutte le disposizioni previste in materia della vigente legislazione e delle prescrizioni rese nelle autorizzazioni e nulla osta occorrenti”.
La riabilitazione del sito verrà effettuata con le seguenti fasi : allestimento area lavoro, demolizione smantellamento e trasporto, e ripristino ambientale che comprenderà le mansioni necessarie a ristabilire lo stato quo ante l’attività di perforazione attraverso fornitura, stesura, arature e sagomatura di terreno vegetale.