L’uomo morì a febbraio 2013, cinque mesi dopo la diagnosi. Ora il ministero della Difesa lo ha riconosciuto vittima del dovere. Il tenente di vascello della Marina Militare fu in servizio a Taranto fino al congedo. Il decesso fu causato da un mesotelioma per esposizione all’amianto presente sulle navi a bordo delle quali l’ufficiale lavorò.
La figlia si rivolse all’Osservatorio nazionale amianto presieduto da Ezio Bonannoli per chiedere il riconoscimento di vittima del dovere e la speciale elargizione all’erede, circa duecentomila euro oltre all’assegno vitalizio. Il ministero della Difesa ha riconosciuto tutto ciò.