Andrea Lumino, segretario provinciale Slc-Cgil, dice che dopo mesi di veleno, hanno vinto i lavoratori. Di seguito un comunicato diffuso da Oronzo Moraglia, Fistel-Cisl:
Nella tarda sera di ieri, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla presenza del sottosegretario On. Teresa Bellanova, è stato siglato il tanto atteso accordo sulla Vertenza di Teleperformance.
A Taranto l’intera delegazione riporta un testo che evita la Societarizzazione, che accompagnerà il tempo necessario al Governo (che ha preso ufficialmente un impegno) per concretizzare una importante iniziativa di regolamentazione del settore dei Call Center. A dispetto dei malpensanti quest’Accordo non presenta deroghe sugli impegni presi con i lavoratori e sulla disciplina del contratto delle TLC. Sarà solidarietà in deroga di tipo B per dodici mesi anticipata dall’Azienda (a fronte dello slittamento del recupero livello-scatti-TFR-13a mensilità dal 1 agosto 2015 – blocchi introdotti con il vecchio accordo). Per i lavoratori che hanno un saldo di ore ex accordo a debito la pianificazione non prevederà mai le 8 ore. Inserita come previsto per legge una pausa di dieci minuti per i turni superiori alle 6 ore. Previsto un percorso di recupero per i lavoratori con saldi ferie negativi entro il 2017. La vera sfida che si intende portare avanti, ora più che mai con a fianco le istituzioni è legata alla regolamentazione del Settore.
DICHIARAZIONE STAMPA DEL SEGRETARIO:
“Una buona notizia per Taranto, questa importante fase della vertenza Teleperformance viene chiusa positivamente evitando la societarizzazione e soprattutto la replica dell’accordo esistente che cesserà di avere i suoi effetti. Un accordo che salvaguardia i livelli occupazionali in una città profondamente segnata dalle crisi ed è sicuramente un punto di inizio per puntare ad una stabilizzazione dell’intero sistema dei CALL CENTER. Certo, ancora una volta saranno i lavoratori a pagare il prezzo della crisi, il ricorso ai contratti di soliladrietà costituisce comunque perdita di salario, ma riteniamo che il restare fortemente ancorati alla relatà produttiva, senza perdita di livelli occupazionali, potrà consentire di agganciare tutti quegli interventi di messa in sicurezza che il governo ha dichiarato di voler concretizzare “.