Di seguito un comunicato diffuso dalla sezione Pd di Massafra:
Venerdì 29 Luglio a Massafra in Piazza Vittorio Emanuele alle ore 19.30, il Partito Democratico terrà una pubblica assemblea per la presentazione del RED (Reddito di Dignità) della Regione Puglia.
Interverranno:
Ida Cardillo, Consigliere Comunale PD;
Francesco Riondino, Presidente Centro Servizi Volontariato Taranto;
Valeria Andriano, Segretario Regionale UIL Pari Opportunità;
Michele Mazzarano, Capogruppo PD alla Regione Puglia;
Salvatore Negro, Assessore al Welfare della Regione Puglia.
Possono beneficiare del RED tutte le persone e tutte le famiglie residenti in Puglia da almeno dodici mesi con Isee inferiore a 3mila euro annui.
Queste famiglie (20mila in tutta la Puglia) beneficieranno di 600 euro al mese sottoscrivendo un patto in cui si mette a disposizione il proprio tempo per svolgere un’attività concreta, che sia di formazione e di riqualificazione professionale, o mansioni di utilità sociale.
Il Reddito di Dignità regionale è una misura di integrazione del reddito definita “universalistica” poiché possono accedervi tutte le persone che si trovino in difficoltà tali, anche temporanee, da essere al di sotto di quella soglia economica minima per una esistenza almeno accettabile. Il Red è uno strumento di contrasto alla povertà assoluta e di supporto a un percorso più ampio di inserimento sociale e lavorativo. In questo percorso individuale, l’aiuto economico è di sicuro importante, ma è anche una delle componenti del patto di inclusione sociale attiva. Si tratta, infatti, di un’indennità per la partecipazione a un tirocinio o ad altro progetto di sussidiarietà. Il patto di inclusione è una sorta di “sodalizio” tra chi beneficia di Red (un soggetto o un nucleo familiare) e i Servizi sociali dell’Ambito territoriale. La sottoscrizione del patto rappresenta una condizione necessaria per fruire del beneficio. Il patto di inclusione è un patto forte tra chi beneficia di ReD, con il suo nucleo familiare, i Servizi sociali dell’Ambito territoriale e la comunità in cui si vive.
Concorrono alla realizzazione della misura del Reddito di Dignità: i Comuni e gli altri Enti locali (comprese le ASL, gli istituti scolastici, le istituzioni culturali, le ASP, le società partecipate, ecc…), le organizzazioni del Terzo Settore, le Parrocchie, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni di categoria con le rispettive reti di CAF e Patronati, e tante altre Associazioni che presentano le manifestazioni di interesse ad ospitare progetti di tirocinio.