La contestazione, fuori. “Chi ha delle responsabilità, sa che la contestazione è nelle cose”. La cerimonia, dentro: “dopo anni di promesse, fatti concreti”. Al museo archeologico di Taranto, il presidente del Consiglio ha inaugurato, con la direttrice Eva Degl’Innocenti, il secondo piano della struttura culturale. Punto di riferimento per Taranto che vuole ripartire. Inevitabile parlare di Ilva, anche e soprattutto in prefettura, nel vertice con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. E nel vertice con il procuratore della Repubblica, Carlo Maria Capristo, a palazzo di governo con i sostituti, i pm. Di Ilva hanno parlato soprattutto quelli che, fuori, contestavano. Da assassino a massone, le offese non sono mancate nei riguardi del premier. Un accenno, davvero una cosa minima, di tensione un po’oltre i limiti ma è stata una contestazione tutto sommato nei ranghi. Anche perché a protestare erano proprio in pochi: alcune centinaia di persone. Abitanti di una città che, magari, per l’esito del ricorso per l’accesso in legapro della squadra di calcio, porterà in piazza ben altra folla. Chissà.