Alle 20 il Consiglio dei ministri. La bozza del decreto che sarà esaminato è di tre articoli. L’essenza del decreto è quella delle proporzioni fra generi nelle liste elettorali per le prossime regionali della Puglia. Si lavora su questa base: non si potrà andare oltre il 60 per cento di presenza di uno dei due sessi. In caso di presenza eccedente, cancellazione dalla lista dell’ultima persona in elenco in rappresentanza del sesso eccedente.
Il governo interviene dopo che il quinquennio del consiglio regionale pugliese si è chiuso senza legge sulla doppia preferenza di genere. Il presidente del Consiglio aveva diffidato i vertici della Regione Puglia.
Il decreto, che entrerà in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dovrà essere poi convertito in legge da parte del parlamento. Il che potrebbe essere fra uno-due giorni come a fine settembre, dopo la data fissata per le elezioni, del 20-21 settembre. Almeno per ora. Peraltro il decreto, appena in vigore, ha il contenuto dell’efficacia.
Sarà candidabile ed eleggibile Pier Luigi Lopalco: l’emendamento di ieri sera non è arrivato in fondo, non essendoci stata la votazione finale sul provvedimento di legge regionale sulla doppia preferenza.
Michele Emiliano, stasera, a Roma.