Il Pd di Martina Franca aveva detto no alle larghe intese, aveva anche messo insieme delle altre realtà nel resto della provincia. Poi ieri in direzione provinciale, una riunione durata sette ore e molto tesa, è passata un’altra linea: quella della segreteria provinciale del partito. Walter Musillo, segretario provinciale, è il primo dei firmatari, una ventina, del documento con cui si va verso le larghe intese. Senso del discorso: ci sono tante e tali emergenze, di una provincia che va riorganizzata (non solo dal punto di vista istituzionale) che bisogna avere una coalizione più larga possibile, per andare avanti. Dunque, si dia mandato al segretario per cercare tali sostegni.
In termini più concreti significa questo: Martino Tamburrano sarà il prossimo presidente della Provincia di Taranto, salvo franchi tiratori. Martino Tamburrano, di Forza Italia, è il sindaco di Massafra. La linea del Pd di Martina Franca, ovvero con la destra non si fa nulla, è bocciata. Fermo restando che il voto è segreto e, appunto, tutto può sempre succedere. In fin dei conti, votano le singole persone.
A Taranto hanno capito che a Martina non c’è nessun patto generazionale, ma solo una furbata generazionale messa su dagli ex comunisti Ancona, Scialpi, Miccoli che hanno saputo cogliere il momento giusto per tornare alla ribalta approfittando della ingenuità dei giovani e di Pentassuglia. Renzi e quelli che sanno fare politica sono un’altra cosa.
Tamburrano non è quello che rivestiva la carica di componente del nucleo di valutazione al comune di Martina Franca mentre venivano elargite le illegittime retribuzioni di posizione e soprattutto di risultato? Non è il Sindaco di Massafra dove ha sede la CISA a cui vengono pagate alte tariffe per i rifiuti? Meditate gente, meditate. Chissà cosa ci aspetta!!!
Cosimo, ma p c s?
Ch’d d m na t piascn!
Ch’d d prm manch!
Ma stone ch’d bo’n?
Grazie per il suo intervento. Quelli in lingua straniera si buttano, perché sono spam, a meno che non si tratti di interventi sensati e legati all’argomento. Lei oggi ha rischiato. (agostino quero)