Ne dà notizia Quotidiano.
Il 7 settembre il giudice di Lecce ha sentenziato. L’amministratrice di un gruppo facebook ha omesso, in maniera volontaria secondo il giudice, di rimuovere commenti offensivi nei confronti di alcuni amministratori locali di Galatone. Così la 66enne è stata condannata in primo grado, dalla prima sezione penale, a pagare una sanzione di 800 euro, essendo stata riconosciuta responsabile del reato di diffamazione aggravata.
Infatti il social network, per il suo carattere pubblico, è stato assimilato, sia dal pubblico ministero sia da chi ha sentenziato, alla stampa.
Una vicenda che, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, dovrebbe essere di insegnamento per molti che quelli bravi definiscono leoni da tastiera e che non si preoccupano di diffamare gli altri. La libertà di espressione ha un limite: il diritto degli altri a non essere offesi. Questo viene dimenticato da troppa gente e sempre più spesso.