Di seguito il comunicato:
Alle prime luci dell’alba della mattina di martedì si è svolta un’operazione congiunta Polizia di Stato – Arma dei Carabinieri, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Trani, che ha permesso l’arresto di un 43enne pluripregiudicato per rapina aggravata ai danni di una farmacia di Barletta e per aver tentato di speronare un’auto della Polizia che s’era messa sulle sue tracce. Il fatto risale a fine settembre: un uomo, travisato con passamontagna ed armato di taglierino, irrompeva all’interno di una farmacia a Barletta, impossessandosi del denaro contenuto all’interno delle casse automatiche; ne scaturiva una colluttazione coi titolari, nell’ambito della quale il rapinatore riusciva a divincolarsi estraendo e caricando un’arma da sparo e minacciando di ucciderli, per poi darsi a precipitosa fuga. Le fasi della rapina venivano seguite a distanza da un appartenente alla Guardia di Finanza fuori servizio, il quale vedeva il fuggitivo montare a bordo di un autoveicolo, di cui forniva – su linea d’emergenza “112” – modello e targa parziale, per poi sfrecciare in direzione Andria. Il tempestivo raccordo tra Sale Operative CC e PS ha permesso un’immediata diffusione della descrizione del veicolo tra le pattuglie presenti sul territorio dell’intera provincia; tra queste, una appartenente al Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Centrale” di Bari si posizionava all’ingresso di Andria al fine d’intercettare il veicolo ricercato. Dopo pochi minuti, l’equipaggio scorgeva un’automobile compatibile, che però, alla vista dei colori della Polizia, anziché fermarsi proseguiva la fuga, per poi eseguire una repentina inversione di marcia, scagliandosi a tutta velocità contro l’autovettura di servizio. Per evitare il peggio, gli operatori si vedevano costretti a spostarsi, permettendo all’indagato di dileguarsi nelle campagne circostanti. Personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione “Volanti” della Questura di Andria provvedeva all’estrapolazione delle registrazioni di un impianto di videosorveglianza presente nel tratto di strada dov’era avvenuto l’inseguimento; la visione delle stesse portava all’individuazione della targa del veicolo in fuga. Dai successivi accertamenti documentali sulla targa balzava all’occhio degli investigatori che l’autovettura si trovava verosimilmente nella disponibilità di un individuo (già noto in quanto gravato da precedenti per rapina, furto aggravato ed estorsione). A corroborare questa tesi investigativa concorrevano i militari della di Barletta Nucleo Operativo e Radiomobile rapina, i quali, dopo essere intervenuti sul Compagnia Carabinieri lo scenario della ed aver eseguito tutti i rilievi e gli accertamenti del caso (prelievo d’impronte, ascolto dei testimoni oculari della rapina ecc.), acquisivano e studiavano il tracciato del GPS installato, per finalità assicurative, sul veicolo: lo stesso confermava tutte le “tappe” della condotta delittuosa del sospettato, a partire dalla rapina, avvenuta a Barletta, sino alla fuga, all’inseg uimento ed al tentativo di speronamento avvenuti ad Andria. Dopodichè le due Forze di Polizia, operando in stretta sinergia operativa e sotto il costante ed attento coordinamento della Procura di Trani, eseguivano una serie di ulteriori attività d’indagine (tra cui perquisizioni svolte presso tutti i luoghi nella reale o eventuale disponibilità dell’indagato) che culminavano nell’esecuzione dell’ ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dalla Procura ed emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Trani, nei confronti del 43enne, poi associato presso la Casa Circondariale di Trani. L’importante risultato operativo, frutto di Procura di Trani e tutte un sapiente, costante e tempestivo dialogo tra la le Forze di Polizia coinvolte a vario titolo (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza) rappresenta un serio argine al deprecabile e grave fenomeno, che negli ultimi mesi ha toccato in particolare il Comune di Barletta, delle rapine in f armacia.