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Taranto: l’accusa, il promoter finanziario truffava i clienti Sequestro beni per oltre 400mila euro

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Guardia di finanza impegnata a Taranto per un sequestro preventivo. Si tratta di un sequestro di beni per quattrocentomila euro a carico di un promotore finanziario, della sua ex moglie e di due clienti. A vario titolo gli accusati dalla magistratura tarantina che ha disposto il sequestro, devono rispondere di ricettazione e falso.

Dalla Gazzetta del Mezzogiorno:

Nel corso delle attività, le Fiamme Gialle hanno accertato le illecite modalità con le quali il promotore finanziario, approfittando della fiducia ripostagli, sottraeva continuamente ingenti somme di denaro con assegni bancari o moduli di emissione di bonifici, sottoscritti dai numerosi suoi clienti, ai quali faceva credere che tali somme fossero destinate ad investimenti in prodotti finanziari. In realtà su tali documenti e titoli di pagamento, il promotore, al momento della sottoscrizione, non faceva riportare il reale beneficiario, riservandosi di farlo personalmente. Gli assegni ed i bonifici, affidatigli in questo modo, venivano poi, di volta in volta, intestati dal promotore medesimo ad altri suoi clienti che provvedevano al loro incasso con la convinzione, da parte di quest’ultimi, che tali somme corrispondessero ai rimborsi dei disinvestimenti e/o bonus di prodotti finanziari da loro in precedenza approvati e sottoscritti. Il Pm inquirente, accogliendo l’esito e le richieste operative formulate dal Nucleo di Polizia Tributaria, ha disposto, con diversi decreti, i sequestri preventivi per complessivi di 426.500 nei confronti del promotore finanziario, della ex coniuge, nonchè di due suoi clienti. Già dal mese di aprile 2011, lo stesso promotore finanziario fu sospeso dalla professione con un provvedimento della Consob.


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