Di seguito un comunicato diffuso dallo Sportello dei diritti:
Un appello che non può rimanere inascoltato quello che viene dal generale Luciano Garofano, già comandante del Ris di Parma ed oggi consulente e opinionista televisivo. Di seguito il testo della lettera che é pervenuta allo “Sportello dei Diritti” e che riteniamo meritevole di pubblicare integralmente confidando nella sensibilità dei media al fine di rilanciarla affinché il messaggio contenuto venga finalmente preso a cuore dalle istituzioni che sino ad oggi non hanno dato risposte concrete ai bisogni della famiglia Quarta di Merine di Lizzanello:
“Martedì scorso ho ricevuto un grande insegnamento di vita: me lo hanno donato Sergio e Marco Quarta nati il 21/11/1978 a Lecce ma affetti sin dall’età di 4 anni, dalla sindrome di Duchenne, meglio conosciuta come distrofia muscolare.
Oggi, all’età di 37 anni, vivono solo attraverso le macchine che gli consentono di respirare e di nutrirsi, ma soprattutto grazie all’amore immenso di Antonio e Adele Sciolti Quarta, i loro genitori, che hanno dedicato completamente la loro vita per assisterli e curarli, rinunciando a tutto ed a tutti: due eroi dei nostri miserevoli tempi!
Marco e Sergio sono paralizzati a letto e riescono solo ad articolare le labbra con un linguaggio che soltanto la loro mamma capisce, ma hanno degli occhi meravigliosi con i quali valicano qualsiasi limite e riescono ad andare direttamente al cuore: il mio l’hanno colpito e nutrito meravigliosamente.
Il breve tempo che ho trascorso in quella casa è stato un concentrato di sensazioni e di emozioni intense che mi hanno fatto capire quanto l’amore, quello vero, non abbia limiti e quanto la nostra vita, quella di persone normali, debba essere sempre considerata un grande dono ed un privilegio.
Purtroppo, però, ho toccato con mano anche quanto sia grande, assurda, riluttante ed ingiustificata l’indifferenza e l’egoismo delle Istituzioni: per far vivere Marco e Sergio non basta l’amore, occorre costosa strumentazione medica, occorre personale specializzato, occorre denaro. Tempo fa, i coniugi Quarta, avevano richiamato l’attenzione delle istituzioni con una lettera nella quale denunciavano il mancato ricevimento del cosiddetto ‘assegno personalizzato’ stanziato dalla Regione Puglia nel 2010 e dei 300.000 euro (divisi in due tranche: 96.000 euro nel 2004 e 200.000 nel 2006) già concessi dalla stessa Regione al Comune di Lizzanello. Dopo l’ennesima richiesta di spiegazione agli enti preposti, Antonio Quarta, padre di Sergio e Marco, si è visto costretto a presentare denuncia alla Guardia di finanza e all’Autorità Giudiziaria. Marco e Sergio hanno bisogno di tutto e occorrono tanti soldi anche a causa delle bollette per il pagamento del metano, della energia elettrica e della tassa per i rifiuti speciali.
A casa Quarta, ho trovato solo il conforto dell’Arma dei Carabinieri che con il comandante della stazione di Lizzanello ed i suoi uomini seguono costantemente la gravissima situazione di Marco e Sergio, adoperandosi con appassionata dedizione per risolvere i mille problemi economici di ogni giorno.
Mi appello pertanto a tutte le Istituzioni, agli enti locali ed a quelli regionali, affinché escano da questa vergognosa latitanza e recuperino quel doveroso senso di responsabilità che gli permetta in tempi brevissimi di sostenere adeguatamente Sergio e Marco ed i loro eroici genitori!”
(foto: fonte tgnorba24)