Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:
I Carabinieri della Compagnia di Lucera hanno dato esecuzione, nella mattinata odierna, ad
un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del
Tribunale di Foggia, che dispone la custodia in carcere a carico di Luigi Bevilacqua, 20enne,
Antonio Bevilacqua, 20enne e Michele Giordano, 26enne, tutti gravati da precedenti di polizia,
ritenuti responsabili dei reati di lesioni aggravate e tentativo di rapina in concorso.
Il provvedimento giunge all’esito di un’attività investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo
Operativo e Radiomobile e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia,
scaturita da due gravissimi episodi di violenza verificatisi durante lo scorso mese di ottobre nel
cuore della cittadina federiciana.
Tutto è partito da un gravissimo fatto di sangue verificatosi nella serata del 18 ottobre scorso nella
centralissima e affollata Via Quaranta: Antonio Bevilacqua ha improvvisamente aggredito un
cittadino ghanese che si trovava a passeggiare insieme ad un suo connazionale, tentando senza
successo di sottrargli lo smartphone ed il portafoglio che aveva con sé.
Non contento, il Bevilacqua si è allontanato per chiedere l’intervento in suo aiuto dei suoi
compagni, Luigi Bevilacqua e Michele Giordano, che si trovavano all’interno di un bar di Via
Amicarelli.
Il trio è così tornato sul posto, accerchiando il giovane ghanese e minacciandolo: nella concitazione
del momento, Antonio Bevilacqua ha estratto un coltello a serramanico con cui ha sferrato due
fendenti al giovane africano, che lo hanno colpito all’addome e ad un braccio.
I tre aggressori si sono così dileguati per le vie del centro storico e a sconvolgere è stato il totale
disinteresse di chi ha assistito impassibile agli eventi: nessuno, infatti, si è preoccupato o di dare
segnalazione dell’accaduto alle Forze di Polizia.
L’intervento dei Carabinieri vi è stato solo in un secondo momento, quando sono stati informati dal
personale sanitario del 118 che nel frattempo, allertato da un passante che aveva notato il giovane
ghanese quasi esanime a circa 200 metri dal luogo degli eventi, in Piazza del Popolo, aveva
prelevato la vittima per trasportarla d’urgenza agli Ospedali Riuniti di Foggia, ove gli sono state
riscontrate lesioni varie giudicate guaribili in 25 giorni.
Gli uomini dell’Arma hanno dovuto così ricostruire la dinamica dei fatti senza alcuna informazione:
solo seguendo le tracce ematiche perse dal giovane è stato possibile giungere al luogo del delitto.
I militari hanno quindi acquisito le immagini prodotte dagli impianti di videosorveglianza presenti
nella zona e sentito alcuni connazionali della vittima, riuscendo in tal modo ad identificare i tre
aggressori.
Antonio e Luigi Bevilacqua e Michele Giordano, inoltre, nella serata del 30 ottobre, in Piazza
Tribunali, si sono resi responsabili di un altro fatto di violenza: hanno avvicinato un
quarantaseienne del posto con la scusa di chiedergli dei soldi per l’acquisto di una birra e, al suo
diniego, lo hanno aggredito selvaggiamente, colpendolo con calci e pugni al capo e all’addome per
poi fuggire, abbandonandolo a terra privo di sensi. Anche in quella circostanza nessuno ha avvertito
le Forze dell’Ordine.
Così si è giunti ai provvedimenti odierni: gli arrestati, dopo le formalità di rito espletate presso la
caserma di Via San Domenico, sono stati associati presso Casa Circondariale di Foggia, ove
resteranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.