La portaerei Cavour, di stanza a Taranto, è da qualche ora al centro di una polemica e anche di una vicenda inquietante.
Tutte le organizzazioni non governative italiane, fra cui Focsiv, Cipsi, Cocis, Coopi, Cesvi, Cosv, Amnesty, Emergency, Pax Christi, Arci, Acli, Beati i costruttori di Pace, Intersos, Oxfam, Un Ponte per, Terres des Hommes, sono firmatarie, secondo Il fatto quotidiano, di una lettera al presidente della Repubblica. In soldoni la storia è questa: una fondazione ha contattato tali organizzazioni non governative, per proporre che le ong aiutino la fondazione in questione (che si chiama fondazione Francesca Rava) a trovare bambini da curare in occasione delle tappe africane e asiatiche della trasferta del Cavour. Il programma, secondo Il fatto quotidiano, è il seguente: la portaerei fino al 7 aprile avrà visitato 20 fra Paesi africani (13) e asiatici. Si propone alle organizzazioni non governative di aiutare la fondazione impegnata nella vicenda con la marina militare, affinché siano trovati bimbi da imbarcare sulla nave d’appoggio Etna, per poi condurli alle visite mediche oculistiche e, laddove sia necessario, regalare occhiali da vista e realizzare terapie. Centinaia di bambini, secondo il programma umanitario che la fondazione, con il ministero della Difesae con la marina militare dunque, ha varato.
Ma le organizzazioni non governative ritengono che la principale questione non sia quella umanitaria, quanto il motivo della presenza della portaerei in questo giro dei mari africani asiatici: vendere armi di fabbricazione italiana. Il fatto quotidiano riferisce che il mondo della cooperazione ritiene la trasferta del Cavour come una vera e propria fiera galleggiante della vendita di armi made in Italy, a governi arabi e africani compresi, magari, quelli autoritari o di Paesi in guerra.
La fondazione Francesca Rava, citata dal quotidiano, dice che in una polemica del genere non vuole neanche entrare e che è triste dover sentire cose così, quando si vuole fare solo del bene.
Ma un portavoce delle ong parla di foglia di fico umanitaria, una operazione di facciata utile solo alla Difesa.
E il Cavour, di stanza a Taranto, è in giro per i mari del mondo, gravato da una polemica così grave.
(foto: fonte navievelieri.it)