Dalla Guardia costiera l’aggiornamento sul numero delle vittime: i morti sono 7. Un bilancio pesantissimo anche se, dice il premier Renzi (ed è condivisibile) si è evitata una catastrofe.
L’aveva condotta nei viaggi precedenti, poi in quest’ultimo, salpando da Patrasso. Ha continuato a condurla, anche quando l’incendio era divampato a bordo e aveva invaso (secondo racconti) i due terzi dello scafo. L’ha condotta anche quando aveva detto che era ingovernabile, dopo avere dato, lui, l’allerta raccolto dalla capitaneria di porto di Bari, ieri alle quattro e mezza del mattino (anzi della notte).
Nel Canale d’Otranto, ha atteso che quasi in una giornata e mezza di soccorsi, si riuscisse ad evacuare la Norman Atlantic, alla deriva verso l’Albania. Ed è rimasto l’ultimo dell’equipaggio. Poi ha abbandonato la nave. Per ultimo, il capitano Argilio Giacomazzi, 62enne di La Spezia. Se, come ha anche detto il presidente del Consiglio, si è evitata una catastrofe, lo si deve, non solo ma anche, a lui. Che ha fatto il suo dovere, come semplicemente doveva, anche nelle ore difficilissime e quasi impossibili di ieri e della notte, e come gli è stato riconosciuto da chi gestiva le operazioni di soccorso.
Traiamo da un tweet del direttore di Raitre, Andrea Vianello: “Argilio è uno che resta a bordo, cazzo. Comandante vero”.