Intorno a mezzogiorno la notizia diffusa da alcune testate: secondo la moglie dell’uomo greco morto in mare, c’era una seconda vittima per l’incendio del traghetto. La donna ha anche parlato di quattro ore trascorse in acqua.
Un naufrago parla di quattro morti. La procura di Bari, intanto, ha aperto un’inchiesta.
Un ministro greco parla del recupero di quattro cadaveri. Sale così a cinque il numero dei morti.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in apertura della conferenza stampa di fine anno, a sua volta ha confermato che il bilancio sale a cinque vittime ha espresso gratitudine ai soccorritori, sia quelli nel Canale d’Otranto sia quelli di Ravenna (scontro fra due mercantili, due morti e quattro dispersi) in queste ore terribili.
In mattinata l’arrivo nella zona delle operazioni la nave Durand de la Penne, che con la nave San Giorgio darà dunque il supporto alle operazioni di recupero dei naufraghi. A bordo del traghetto Norman Atlantic, dopo la notte di soccorsi ininterrotti, sono rimasti 115 passeggeri. Sessanta persone sono in salvo sulla nave San Giorgio.
Si procede con lo stesso metodo condotto per l’intera giornata di ieri perché le condizioni meteomarine nel Canale d’Otranto sono veramente proibitive ed è impossibile ipotizzare altri metodi. Più di cinque persone per volta, in questo modo, non si portano via da lì. Operazioni lunghissime, inevitabilmente. Anche oggi. Operazioni che vanno avanti superate, ormai, le 24 ore dallo sviluppo dell’incendio del traghetto italiano partito da Patrasso e diretto ad Ancona.
Condizioni meteomarine talmente difficili che il portacontainer battente bandiere di Singapore, con a bordo 49 naufraghi, inizialmente diretto a Brindisi, è stato dirottato a Bari per difficoltà di attracco proprio nello scalo brindisino. Nel capoluogo, arrivo all’alba. Difficoltà enormi per entrare in porto, operazione riuscita verso le 8. Decine di ambulanze in porto e, una volta sbarcati, i naufraghi saranno ospitati in due alberghi.