Una premessa. Lungi dal pensare ad una connotazione negativa del termine dinosauro. Estinto sì il dinosauro, ma un interesse immutato e anzi crescente nel tempo, suscita in ognuno. Detto questo, il termine non lascia immaginare qualcosa di recente.
E infatti non lo è, recente, la prima elezione di Francesco Colucci in parlamento: 1972. Oggi l’ottantatreenne senatore di Brindisi, è il dinosauro del parlamento in seno ai grandi elettori. Attenzione, non includiamo i senatori a vita di diritto, i presidenti della Repubblica emeriti.
Dunque, Francesco Colucci, delle tredici volte in cui si è eletto il capo dello Stato (questa compresa) può raccontarne cinque. Quelle con presidenti Sandro Pertini, Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro e la doppia elezione di Giorgio Napolitano. Non quella di Carlo Azeglio Ciampi perché per due legislature, la dodicesima e la tredicesima, si prese qualche anno di pausa dal parlamento, Colucci. Dunque, nell’arco di 43 anni dalla prima elezione, ora è a quota 35 anni e mezzo di mandato (sai che pensione) ed è alla decima legislatura. Prima socialista, poi Forza Italia, poi Pdl e con la scissione, Nuovo centrodestra. Ora è senatore del gruppo Ncd-Udc ovvero di Area popolare. Ci sono altri che vantano una militanza lunghissima in parlamento: piazza d’onore in questa classifica per Pierferdinando Casini, poi Altero Matteoli. Poi Anna Finocchiaro, e via discorrendo. Insomma, anche persone con chances di presidenza. Ma fra i dinosauri, li ha battuti tutti lui, il brindisino.