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Grottaglie: San Ciro Stasera la foc'ra

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Tutto pronto a Grottaglie per la tradizionale FOC’RA un termine dialettale che
significa falò, in onore di uno dei due Santi Patrono della cittadina delle ceramiche
San Ciro, medico e taumaturgo nato ad Alessandria d’Egitto e morto sul rogo nel IV
secolo d.c., la foc’ra appunto per ricordare il martirio del Santo che fu torturato con il
fuoco. A Grottaglie sono presenti due statue lignee del Santo, una presente nella
chiesa Madre che viene esposta dai fedeli durante le celebrazioni e l’altra conservata
nella chiesa di San Francesco da Paola che viene portata in processione. A collegare
San Ciro a Grottaglie è stato il primo patrono della cittadina San Francesco De
Geronimo anch’egli medico, nato a Grottaglie nel 1642 e trasferitosi a Napoli dai
Gesuiti dove poi svolse il suo ministero sacerdotale e dove divulgò il culto di San
Ciro molto diffuso in Italia le cui spoglie erano deposte nella chiesa del Gesù Nuovo.
Fu lui a deporre alcuni frammenti di ossa di San Ciro in una teca d’argento con la
quale benediva i bisognosi nella Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli, portando
guarigioni e giovamenti. La sua fama di guaritore si propagò, tanto che in quel luogo
arrivavano da ogni parte, e si diffuse la convinzione che per mano di San Ciro
operasse San Francesco De Geronimo che diffuse il culto di San Ciro anche nella sua
città natale, a Grottaglie, ed istituì l’annuale celebrazione del 31 gennaio per San Ciro,
giorno del suo martirio.
La pira è posizionata nella zona 167 bis e l’accensione avverrà alle 20. (francesco ruggieri)


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