“Mi sento come un sequestrato tornato in libertà”. Conferenza stampa di Raffaele Sollecito, tre giorni dopo l’assoluzione definitiva nel caso dell’omicidio di Meredith Kercher. La sera dell’1 novembre 2007 l’assassinio a coltellate, in casa a Perugia, della studentessa inglese. Da lì, arresto e vicenda giudiziaria per Sollecito, che nel frattempo si è anche laureato, e Amanda Knox, l’americana alla quale ora l’ingegnere di Giovinazzo augura “ogni bene”. Sei processi, con un’alternanza di condanne e assoluzioni, fino a quella buona, dal loro punto di vista: assoluzione definitiva, Amanda e Raffaele non ammazzarono Meredith. Dall’Inghilterra, la mamma della vittima continua a ripetere di essere incredula.