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Il Bari rischia la retrocessione: il sindaco va oggi nel ritiro Decaro: "Non so se servirà ma ho il dovere di provarci". Domani partita-chiave con il Parma

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Di Antonio Maselli:

Domani il Bari rischierà di assistere, al “San Nicola”, per il secondo anno consecutivo, alla promozione di un’altra squadra. Ma non “semplicemente” con la beffa atroce di perdere la serie A ad un secondo dal traguardo. No, stavolta il pericolo è della discesa in serie C. Pericolo che potrebbe diventare certezza tra il 4 (a Cittadella) ed il 10 maggio (in casa con il Brescia) nelle ultime due partite del campionato di calcio di serie B. Squadra in ritiro. Oggi ci va il sindaco per far capire che con il calcio, a Bari, non si gioca. Cioè, non si può essere superficiali: per l’onore della città.

—–

Scrive Antonio Decaro, sindaco di Bari:

Non giriamoci intorno, quella del Bari è stata una stagione disastrosa. Ma non è ancora finita. E allora ci sono due cose da fare.

La prima: voi calciatori, nelle prossime tre (o cinque) partite, dovete gettare in campo l’anima. Se ce l’avete.
Lo so, per voi retrocedere è solo un piccolo inciampo professionale. Il giorno dopo andate in vacanza, dimenticate tutto e pensate al prossimo contratto da firmare. Per tantissimi di noi baresi, gente semplice che vive la passione per la squadra di calcio in modo viscerale, sarebbe invece un colpo emotivo terribile. Soprattutto dopo l’11 giugno dell’anno scorso. E va evitato a TUTTI I COSTI.

La seconda cosa devono farla dirigenti e proprietari. Comunque vada a finire e qualunque sarà il futuro societario del Bari, bisogna prendere atto che quest’anno è accaduto qualcosa che va al di là della normale alternanza tra successi e delusioni sportive. Anche rispetto al nodo controverso della multiproprietà, che nel momento dell’assegnazione del titolo, si pensava sarebbe dovuto sciogliersi proprio quest’anno, nel 2024. E allora chi comanda deve assumersi le responsabilità dei tanti errori che ci hanno condotto fin qui. E deve farlo mettendoci la faccia, in un incontro pubblico aperto ai tifosi, che sono i veri, unici “azionisti” della squadra. Ho sbagliato qualcosa anch’io? Bene, sarò presente a quell’incontro per rispondere a tutte le vostre domande, come sempre, senza nessun filtro, senza nessun paracadute.

Ve lo devo, in nome della promessa che vi feci sui gradoni del Della Vittoria, nell’estate di sei anni fa.
Intanto domani (oggi, ndr) anche se non sono stato autorizzato, proverò a raggiungere la squadra in ritiro, per far capire a tutti, calciatori, tecnici e dirigenti, che il destino del Bari calcio è un bene prezioso per tutta la città e come tale va tutelato. Non so se servirà, ma ho il dovere di provarci.

(foto: a corredo del messaggio pubblicato)


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