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Bari: Bridgestone, i lavoratori dicono no alle proposte dell’azienda Referendum svolto oggi. Rizzi (Alternativa comunista) parla di sconfitta dei "ricatti banditeschi"

bridgestone bari 1
I lavoratori, dopo avere svolto l’assemblea permanente, hanno svolto il referendum. In discussione: accettare una decurtazione dello stipendio e altre proposte della Bridgestone per lo stabilimento di Bari, o andare allo scontro? Prevale questa seconda ipotesi.
Di seguito un comunicato diffuso da Michele Rizzi, coordinatore di Alternativa comunista per la Puglia e candidato alla presidenza della Regione Puglia alle elezioni del 31 maggio scorso. Comunicato per la cui terminologia si deve fare esclusivo riferimento all’estensore, non a questa redazione:
I lavoratori della Bridgestone hanno sconfitto la multinazionale ed i suoi ricatti banditeschi.
Il successo odierno del NO al referendum indetto allo stabilimento della Bridgestone di Bari ha un forte significato politico. Infatti, i lavoratori hanno detto un NO compatto ai ricatti della multinazionale giapponese che punta a cancellare molti diritti acquisiti dal contratto nazionale e a licenziare 187 lavoratori.
Per noi di Alternativa comunista la multinazionale giapponese ha solo interesse a fare profitti sfruttando al massimo gli operai, riducendone salari e diritti. Per questo riteniamo che dopo la vittoria del NO, vada costituito un Comitato operaio di lotta per prepararsi allo scontro più grosso, quello che la multinazionale si preparerà a scagliare contro i lavoratori che hanno avuto la forza di dire NO ad i suoi ricatti banditeschi e per costruire una vera alternativa dalla parte dei lavoratori per riprendersi lavoro e fabbrica.

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