Di seguito un comunicato diffuso dallo Sportello dei diritti:
Quattro sentenze gemelle sono state pubblicate in data di ieri dalla Commissione Tributaria Provinciale di Lecce – Sezione 2 – in materia IRBA, la famigerata imposta – salasso a carico dei gestori delle stazioni di servizio. I giudici tributari leccesi in totale accoglimento delle eccezioni di diritto e di merito proposte dall’avvocato Maurizio Villani, hanno annullato gli avvisi di pagamento notificati dall’Agenzia delle Dogane di Lecce a due contribuenti che gestiscono pompe di benzina, per l’IRBA Anni 2008 e 2009, di circa 270.000,00 euro. L’IRBA è un’imposta sui carburanti introdotta dalla Regione Puglia negli anni 2008 e 2009, abolita per l’anno 2010, e reintrodotta dal 2011. I giudici tributari hanno annullato gli avvisi di pagamento perché contrari alle norme dello Statuto dei diritti del contribuente per mancanza di informazioni ed ambiguità del tributo stesso. Inoltre i giudici hanno rilevato la decadenza dell’azione di riscossione nonché il difetto di motivazione nell’individuazione del soggetto passivo di imposta. Appunto per questo, la CTP di Lecce, prima in Italia (perché l’IRBA è stata introdotta anche in altre Regioni d’Italia), ha totalmente annullato gli avvisi di pagamento in contestazione. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, sottolinea l’importanza della decisione soprattutto perché gli uffici fiscali devono scrupolosamente rispettare lo Statuto dei diritti del contribuente (Legge n. 212/2000).