Di seguito un comunicato diffuso da Paola Attrottto consigliera comunale di Pulsano, capogruppo Sinistra italiana/Liberi e uguali:
A seguito della Gara per la concessione dell’Asilo Nido a Pulsano, andata deserta, il servizio è chiuso, i bimbi non hanno voce, non hanno una casa garantita dal Comune.
Il nido, nato nel 2012,fu finanziato con i fondi comunali e con le rette dell’utenza. Dal 2015 a giugno 2018 il servizio è stato finanziato tramite fondi PAC, appositamente stanziati.
I fondi PAC sono però terminati: cosa poteva accadere per salvare il nido?
Ebbene il Comune di Pulsano, avrebbe avuto diverse possibilità,evidenti dagli atti che ho potuto esaminare:
-affidare il servizio ad una ditta esterna, integrando con fondi propri, dunque alleggerendo il carico della retta all’utenza
-affidare il servizio ad una ditta esterna senza integrazione economica da parte del comune,una sorta di gestione privata,
-gestire il servizio Direttamente, con selezione del personale in capo al Comune.
Attualmente l importo annuale dei costi del servizio in concessione a ditta esterna era di circa 158 mila euro,(supportati dai fondi Pac). Fu però, già qualche anno fa, teorizzata la eventualità di gestione diretta da parte del comune del nido: con tale modalità si stimò una spesa di circa 59 mila euro annui garantendo un minimo di servizio.È una eventualità possibile.
Non pare un miraggio l’idea di mantenere il nido: servirebbe infatti indicare un preciso indirizzo politico sulle vie da intraprendere per provare a mantenere il servizio, invece constatiamo le parole al vento delle rassicurazioni pre elettorali e i maldestri tentativi di faro lo scaricabarile.
Il nodo sono i soldi: da un minimo di 59.000 € ad un massimo di 158.000€!
L’amministrazione quanto può investire sul nido comunale ??? Dal capitolato della gara recentemente andata deserta, si evince che l’ente comunale non ha offerto nessuna integrazione economica al servizio: l’amministrazione Lupoli per il nido non ha stanziato nemmeno un euro! Cioè 0€, inconcepibile!
L’amministrazione non può??? Non vuole ?? Costoro lo dicano chiaramente ai cittadini!
Dicano come vogliono utilizzare le risorse che ancora, eventualmente,residuano!
Se non ne hanno , perché non lo dicono? Non hanno neanche un Euro per i bambini e per i loro genitori?
È l’ora della verità e dell’umiltà, altrimenti ancora:vergogna. I loro conti non tornano e bimbi e genitori ne pagano il prezzo non è giusto.
