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Un autodidatta di Gravina in Puglia il vincitore di Rurart Gallery 2022 Fedeliano Nacucchi

Il vincitore Fedeliano Nacucchi scaled

Di seguito un comunicato diffuso dalla Regione Puglia:

La premiazione si è svolta a Polignano a Mare (Ba) lo scorso giovedì 27 ottobre. Nel 2023 lo street artist di Gravina in Puglia realizzerà a Tindari, in Sicilia, la pittura murale della sua Demetra

Il pugliese Fedeliano Nacucchi è il vincitore del contest artistico nazionale “Rurart Gallery 2022”, l’iniziativa promossa da Rete Rurale Nazionale rivolta agli street artist di tutta Italia capaci di illustrare, proprio attraverso la pittura e l’arte, il mondo rurale italiano e le sue evoluzioni. La premiazione è avvenuta giovedì 27 ottobre 2022 al Museo Pino Pascali di Polignano a Mare, nell’ambito dell’evento promosso dalla Rete Rurale Nazionale e dal Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia – nell’ambito delle attività di comunicazione PSR 2014-2022.

premiazione Rurart Gallery 2022 1Nacucchi, classe 1990, artista autodidatta di Gravina in Puglia, ha convinto la giuria tecnica del contest con la sua Demetra. Insieme agli altri semifinalisti ha riproposto su tela, in una maratona d’arte iniziata al mattino negli spazi del Museo Pascali, l’idea di bozzetto presentata al contest. Con lui quattro artiste provenienti dalla Campania, dal Friuli Venezia Giulia, dal Lazio e dal Trentino Alto Adige: ognuno ha portato la propria rappresentazione del rapporto possibile tra arte e ruralità. E hanno avuto modo di raccontarla anche agli studenti di quattro quinte dell’ I.I.S.S Basile Caramia – Gigante di Locorotondo e dell’I.P.S.S.E.O.A Domenico Modugno di Polignano a Mare, con la guida del conduttore e food performer Nick Difino e del contadino digitale, star di Youtube, Matt The Farmer.

Fedeliano Nacucchi, come annunciato durante la premiazione, nei primi mesi del 2023 realizzerà a Tindari, in Sicilia, la pittura murale della sua Demetra.

La premiazione del contest Rurart Gallery 2022 è stata anche l’occasione per presentare due buone pratiche del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Puglia, nell’ambito del bando del primo insediamento. Due giovani imprenditori, Salvatore Colacicco e Carlo Mininni, hanno spiegato all’Autorità di Gestione della Rete Rurale Nazionale e agli stakeholder intervenuti al Museo Pascali, cosa stanno realizzando con i fondi del PSR. Nello specifico Colacicco, frantoiano alla terza generazione, sta rimodernando la linea di produzione e gli spazi destinati al frantoio, senza dimenticare l’attività di masseria didattica per riportare bambini e famiglie a fare esperienza della terra. Diversa tipologia di azienda quella di Carlo Mininni, che con Ortogourmet produce e distribuisce microgreen, fiori e foglie eduli. Con i fondi del PSR ha potuto realizzare una serra fuori suolo automatizzata, utile per fronteggiare il caldo eccessivo e ha acquistato delle celle frigo utili per lo stoccaggio dei prodotti agricoli in formato mini.

“I frutti del PSR 2014-2022 esistono e raccontano di un’agricoltura che è capace di innovarsi, e lo fa rispettando le storie famigliari e dando nuova veste ai prodotti della terra di Puglia – ha ricordato a margine dell’evento l’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia –. Nel nuovo Piano Strategico Nazionale c’è una grande attenzione alle tematiche ambientali e al biologico, sulle quali sviluppare anche nuove idee imprenditoriali”.

In occasione della premiazione l’Autorità di Gestione della Rete Rurale Nazionale, Simona Angelini, ha naturalmente fatto il punto sulle opportunità e prospettive dell’Agricoltura nel contesto del piano strategico 2023-2027, che dal primo gennaio 2023 prenderà il posto degli attuali programmi di sviluppo rurale.

Note sull’opera di Fedeliano Nacucchi

L’opera riprende la mitologia greca alla quale il Sud Italia è molto legata e nello specifico raffigura Demetra, dea dell’Agricoltura.

Ha l’aureola colma della notte e della Luna che orienta i moti dell’acqua e dei raccolti, è vestita con i colori della bandiera Italiana e in mano ha come sempre un mazzo di grano appena colto a simboleggiare la sua identità. I suoi occhi possono essere interpretati a seconda della visione come semi che si stanno schiudendo o come totalmente chiusi, in attesa di vedere che piede sta prendendo l’agricoltura, ma sempre con un sorriso di speranza. La particolarità è dovuta alla simbiosi del suo corpo tra umano e robotico, abbracciando sia l’agricoltura che la tecnologia in questo mondo così veloce rappresentato dalle linee orizzontali dello sfondo che hanno i colori dei prodotti tipici che ritroviamo sulle tavole degli italiani


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