Di seguito il comunicato:
di ALESSANDRO NARDELLI – Era il 9 settembre 1991, quando il mondo della televisione, in Italia, cambiò definitivamente. Si decise che, finalmente, bisognava puntare definitivamente sui giovani, aprendo loro spazi inimmaginabili in tv. Il programma in questione era Non è La Rai e il fautore di questa rivoluzione era Gianni Boncompagni.
34 anni dopo, il produttore tv Marcello Favola ci riprova, con una generazione, cosiddetta Z, divenuta sempre più liquida, veloce e figlia dai social, ma identica a quella degli anni ’90 nelle emozioni, nelle speranze e nel desiderio di esprimersi. Una scommessa quella di Marcy, con il suo programma “New Generations”, che vuole dare spazio a giovani che cercano solamente qualcuno che dia loro fiducia, permettendogli di esprimere il loro talento.
Un programma innovativo che prende spunto dal passato, senza esserne una brutta copia e senza voler scimmiottare quel che fu e quel che rappresentano attualmente i talent show, ma dimostrando un’indipendenza artistica nei temi, nelle scelte e nelle idee. Adesso con “New Generations”, i giovani possono costruire il proprio futuro, assieme a Marcello Favola e ai suoi collaboratori, una grande famiglia pronta ad accogliere, perché è dai valori umani che bisogna partire, ma anche una grande squadra, pronta a curare ogni aspetto artistico dei giovani, valorizzandone i punti di forza e i potenziali fattori di crescita.
Chi è Marcello Favola, qual è la tua formazione artistica e come hai iniziato il lavoro di autore televisivo?
Ho studiato presso la facoltà di Sociologia dell’Università La Sapienza, con specializzazione in Moda e Costume. Il relatore della mia tesi su Teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo è stato Maurizio Costanzo”. Nel 1993-94 ho preso parte ad uno stage con il grande regista Gianni Boncompagni, negli anni di “Non è la Rai”.
Sono anche stato autore in Rai e Mediaset per diversi programmi Tv, ideatore di diversi formati televisivi, autore e capoprogetto in Rai. Tra i miei programmi “Belli e dannati”. Sono anche ideatore dei programmi “Qui non è la Rai”, “New Generations” e “Vip Tv”, ma anche coordinatore per le Produzioni Pubblicitarie
Tra i miei compiti anche quello di total look e consulente d’immagine per i modelli Calvin Klein Tv e di coordinatore artistico delle sfilate per le grandi griffes. Per le sfilate di moda per Valentino, Armani, Calvin Klein in particolare, mi occupavo del look e del taglio dei capelli dei modelli di punta a Milano prima di uscire sulle passerelle, in base alla tipologia del viso.
Che programma è “New Generations”?
Noi siamo una produzione televisiva e pubblicitaria per le grandi griffes, che seleziona giovani per inserimento nei settori Moda, Tv e pubblicità. “New Generations” è un programma televisivo in versione moderna di “Non è la Rai”, varietà che apre le porte della TV a giovani senza esperienza. In questo programma sono presenti produttori, registi e stilisti che danno opportunità ai giovani di essere protagonisti.
Qual è l’obiettivo del programma televisivo “New Generations”?
La produzione “Vip Tv” ha ideato un programma creato appositamente per i giovani che vogliono esprimersi in tutte le forme d’arte, ma soprattutto per i ragazzi/e che vedono attraverso la televisione, un veicolo di sfogo alle proprie problematiche, raccontando le loro storie, parlando dei loro sogni ed incertezze, delle loro ansie e aspettative. Una vera e propria palestra per conoscersi e per affrontare lo studio televisivo.
Come vengono scelti i ragazzi che partecipano a “New Generations”?
Partiamo da un presupposto, il 90% delle agenzie non hanno contatti veri e propri e fanno da tramite, quindi uno su mille ce la fa. Noi, invece, essendo produzione, offriamo direttamente l’opportunità di essere protagonista in un progetto pubblicitario o televisivo, quindi avrete un ruolo garantito da contratto.
Naturalmente, bisogna arrivare pronti, preparati e se è necessaria un minimo di preparazione, come produzione investiamo il 90%. Chi vuol fare l’attore deve sapere come ci si muove su un set cinematografico o pubblicitario, deve avere la giusta dizione, fonetica e capacità di recitazione, oltre che di argomentare. Per questo se viene richiesto un minimo di stage è perché necessario.
Cosa vuol rappresentare questo programma per i giovani?
“New Generations” e “Vip Tv” sono dei programmi stimolanti per i ragazzi, la vera terapia contro la timidezza e un grande aiuto per acquisire autostima e sicurezza di Sé.
I programmi hanno l’obiettivo di far emergere la propria personalità, un’identità autentica e far sì che ogni giovane riesca a trarre fuori ciò che vuole trasmettere al pubblico, in quanto è fondamentale essere autentici per distinguersi dalla massa.
Quali sono i progetti più importanti legati al programma “New Generations”?
Tra i progetti passati ed in corso, ci sono Fashion Week con stilisti, boutique e brand associati a delle città d’arte, sfilate nel corso della città, realizzazione di foto e video come un vip.
Poi spot pubblicitari per brand di abbigliamento, grandi griffes e marchi importanti quali Acqua Santa Croce e le Terme di Bucarest .
Ma anche redazionali per magazine di moda, riviste settimanali quali Vip, Eva Tremila, e spot per cataloghi di moda.
E poi una serie televisiva su MMA che tratta di bullismo ed arti marziali miste e la partecipazione.
Infine la partecipazione al reality show “Il casale”, un mix tra la caserma e il collegio e la serie tv “La casa nella prateria 2” prodotto dalla Magnolia Film.
Attualmente, abbiamo dato il via alle selezioni per cercare nuovi protagonisti dei format TV e Testimonial per gli spot pubblicitari.
In passato, molte giovani ragazze hanno raggiunto il successo tramite programmi come “Non è la Rai”. Cosa è cambiato da allora fino ad oggi?
Il nostro, così come “Non è la Rai”, è un programma che apre le porte della Tv a ragazzi/e senza esperienza. Il programma “New Generations” permette ai giovani di dar libero sfogo a tutte le loro emozioni e sensazioni, permettendogli di esprimere ciò che hanno dentro, senza filtri, per farli sentire veri, unici ed esclusivi.
La nostra è una Tv che ogni giorno si mette a servizio dei giovani, diventando così un punto di riferimento, poiché li seguiremo anche dopo il loro esordio in TV, mettendo a loro disposizione esperti legati all’età evolutiva, psicologi, sociologi.
Qual è il tuo approccio per entrare in sintonia con la cosiddetta “Generazione Z”, i ragazzi e ragazze che scelgono di lavorare con te?
Io cerco sempre di far sentire i miei ragazzi esclusivi e unici, per farli emergere dalla massa. Il mio approccio è la complicità di idee e il cercare di far crescere ogni singolo giovane con la produzione, seguirlo passo dopo passo, nel look e nel percorso artistico, addirittura suggerire il giusto taglio dei capelli per renderlo appetibile per i canoni richiesti dai settori moda e tv, per poi portarlo a realizzare interviste radio e tv.
Per il futuro, una delle tappe più importanti sarà rappresentata dagli shooting nelle città d’arte dove il nuovo modello si sentirà un vip e verrà seguito dai migliori fotografi, videomaker e giornalisti.
Cosa ti lascia umanamente, prima che artisticamente e professionalmente, il lavoro con i ragazzi?
L’essere un punto di riferimento per i giovani che si immergono in questo percorso, entrare nelle loro famiglie, conoscere le loro storie e diventare una terapia per i ragazzi, facendogli acquisire autostima e rafforzando il carattere, che nell’età adolescenziale è fragile, e che si rafforzerà attraverso le telecamere e le serate coaching.
Anche il mondo dello spettacolo è molto duro, con molti di loro che rischiano di sentirsi subito arrivati, montandosi la testa. Quali consigli date ai vostri ragazzi?
Di stare lontano dalle agenzie improvvisate. Ai giovani raccomando sempre l’umiltà e consiglio loro di studiare sempre, poiché in questo settore non si è mai abbastanza preparati. Inoltre, è necessario farsi seguire da produzioni serie con gente competente. Noi, per esempio, abbiamo le giuste conoscenze per far diventare i ragazzi dei personaggi. Molti personaggi seguono come coach i nostri giovani tra i quali il conduttore giornalistico Michele Cucuzza.
Cosa ti riserva il futuro?
La TV generalista sarebbe un mio obiettivo, perché mi darebbe la possibilità di esprimere la mia creatività e ad ogni giovane di esprimersi e di realizzare il proprio sogno.
Grazie Marcy per la disponibilità e la chiarezza.