C’è anche una famiglia barese fra le 24 che in Congo sono bloccate da settimane per una decisione del governo di Kinshasa di bloccare le adozioni internazionali. Il nostro governo ha avviato una difficile trattativa con quello congolese, tuttora senza esito.
Ma oggi in Congo la situazione è precipitata, a causa di scontri in corso in quel martoriato Paese. Gruppi armati hanno fatto irruzione in alcuni luoghi-chiave del Congo, a partire dalla sede della televisione pubblica. Assaltati anche l’aeroporto internazionale di Kinshasa e un campo militare. I raid sono stati compiuti da seguaci del leader religioso Mukungubila. Quaranta ribelli sono stati uccisi.
Uno dei 24 padri italiani bloccati in Congo ha lanciato un allarme al ministero degli Esteri italiano: fateci tornare a casa, sbloccate la situazione, perché qui siamo in pericolo. L’uomo che ha parlato è umbro, ma naturalmente esprimeva le preoccupazioni di tutti, compresi i pugliesi, la signora Roberta Roselli, il marito Massimo De Toma e la loro bambina Elisabeth.