Un brigadiere dei carabinieri con sua moglie ed un avvocato, oltre ad un conoscente dell’anziano e del militare, della donna e dell’avvocato, sono i quattro arrestati ai domiciliari. Le contestazioni sono a vario titolo, nell’ambito di un’inchiesta su ipotesi di raggiro nei confronti dell’anziano solo, senza congiunti. Stando all’accusa il militare aveva convinto l’anziano a versare sul conto, appunto del carabiniere in contestazione con la moglie, circa 184mila euro perché quel denaro fosse al riparo da eventuali azioni risarcitorie della banca nei confronti dell’anziano. Soldi che almeno in parte, stando all’accusa, il militare e la moglie hanno invece usato per loro interessi.
Sono stati i carabinieri ad eseguirelle ordinanze di custodia cautelare e ad arrestare dunque, fra l’altro, il loro collega.
Di circonvenzione di incapace deve rispondere anche l’avvocato che è pure accusato di infedele patrocinio in quanto, secondo la contestazione, non ha presentato azioni in giudizio in un contenzioso tra la banca ed il suo assistito, l’anziano che pure aveva firmato il mandato al legale. Dapprima il rapporto professionale poi la lite tra l’avvocato ed il suo cliente.
L’anziano è morto recentemente, “in condizioni di indigenza” secondo un comunicato diffuso dai carabinieri.