Se Martina Franca avesse un solo abitante, la parte di sopra e quella di sotto del suo corpo non andrebbero d’accordo. C’è da esserne certi. Martina Franca è una città capace di dividersi su tutto. Ne dà prova proprio in questi giorni. Un comitato per il centro storico: petizione online per chiedere al sindaco di organizzare le procedure per i parcheggi solo a beneficio dei residenti. Un altro comitato: lettera al sindaco in cui si bollano come assurde le tesi degli altri, e in cui si dice che non esiste di garantire i parcheggi solo ai residenti, che è, vogliamo far morire il centro storico? Il secondo comitato, per la verità, ha snocciolato una serie di proposte, iniziando dalla lettera A, che per poco non finisce l’alfabeto. L’altro comitato aveva organizzato una riunione alla Società operaia. Si direbbe: c’è chi la vuole cotta, c’è chi la vuole cruda. Un classico. Ma siccome il centro storico è un corpo unico, va a finire che la vuole cotta e cruda insieme. Una cosa irresolbibile, naturalmente.
Effetti probabili di tutto ciò: bene che vada, qualcuno rimane scontento. Male che vada, l’amministrazione pubblica può bellamente lavarsene le mani e dire che siccome si litiga così tanto, non arrivano proposte ben comprensibili e che tengano conto delle esigenze di tutti, dunque meglio star fermi.
Se ne esce solo in un modo: incontratevi, scannatevi (come si suol dire) ma tirate fuori una proposta unitaria. Tutti rinuncino a qualcosa, per ottenere di più tutti. Altrimenti, davvero, il rischio è di rimanere tutti con un pugno di mosche in mano. Tutti. Così almeno qualcosa in comune, il litigio lo farà avere a tutti: il nulla. E, tanto per ricordare cos’è il nulla, nella home page c’è la foto dell’ultimo giorno di apertura dell’ufficio postale del borgo antico, che la città non ha saputo difendere. (agostino quero)