Il prodotto interno lordo, Pil, è la ricchezza del Paese. Negli ultimi due trimestri 2018 si è registrato il segno negativo che oggi è a quota -0,2 per cento. Italia in recessione. Più povera. E ci saranno conseguenze, tagli, per provare a risalire.
Nei quattordici trimestri precedenti l’arrivo di Conte si era registrato, consecutivamente, il segno più.
Ieri il premier ha provato a buttare la colpa ai governi precedenti. Ha provato a dire che il 2019 sarà un anno positivo.
Ma se non si fanno opere, se non crescono le esportazioni e via discorrendo, non andiamo da nessuna parte. È finito il tempo delle chiacchiere. Fateci vedere davvero cosa sapete fare perché, se lo sapete fare, finora lo avete tenuto ben nascosto.
Povero chi dovrà venire dopo questo governo, iniziano a dire già i primi.