Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:
Il più simbolico testo del drammaturgo campano Annibale Ruccello al Teatro Kismet per il nuovo appuntamento della Stagione 2023.24 ‘Bagliori’, a cura di Teresa Ludovico per Teatri di Bari.
Sabato 3 febbraio alle ore 21 e domenica 4 febbraio ore 18 il palcoscenico dell’Opificio per le arti di Bari accoglie Le cinque rose di Jennifer, adattamento diretto da Gabriele Russo che racconta la storia di Jennifer, un travestito romantico che abita in un quartiere popolare della Napoli degli anni ‘80. A interpretarlo Daniele Russo, affiancato da Sergio Del Prete: il protagonista è chiuso in casa per aspettare la telefonata di Franco, l’ingegnere di Genova di cui è innamorato, a cui dedica continuamente ‘Se perdo te’ di Patty Pravo alla radio che, intanto, trasmette frequenti aggiornamenti sul serial killer che in quelle ore uccide i travestiti del quartiere.
Il pubblico viene così accompagnato in una messinscena dall’estetica potente, fedele al testo e, dunque, alle intenzioni dell’autore. “Ci atteniamo alle rigide regole e alle precise indicazioni che ci dà Ruccello stesso – racconta il regista – cercando di attraversare, analizzare, capire sera per sera, replica dopo replica un testo strutturalmente perfetto, che delinea un personaggio così pieno di vita che pare ribellarsi alla mano di una regia che vuole piegarlo alla propria personalissima visione. Non è un testo su cui sovrascrivere ma in cui scavare, per tirare fuori sottotesti, possibilità, suggestioni, dubbi”. L’allestimento, curato da Lucia Imperato, restituisce tutta la malinconia del testo di Ruccello senza sacrificarne l’irresistibile umorismo.
Sabato 3 febbraio nel foyer è presente lo stand dell’associazione culturale Un panda sulla luna, che gestisce anche una libreria a Terlizzi: uno spazio dove gli spettatori potranno acquistare e ricevere consigli sul prossimo libro da leggere.
Domenica 4 febbraio si rinnova l’appuntamento con lo Spettatore critico: gli artisti incontreranno il pubblico insieme alla direttrice artistica di Teatri di Bari, Teresa Ludovico.
La Stagione ‘Bagliori’ del Teatro Kismet è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Bari.
I biglietti della Stagione serale 2023.24 ‘Bagliori’ partono da un prezzo di 14 euro, disponibili al botteghino del Kismet (strada San Giorgio martire 22F, Bari) e online sul circuito Vivaticket. Il botteghino è attivo dal martedì al venerdì ore 10.30 – 12.30 | 16.30 – 19 e due ore prima dello spettacolo. Previsti anche abbonamenti alla Stagione serale e a combinazioni di spettacoli a prezzi agevolati.
Per informazioni si può chiamare il botteghino del Kismet (strada San Giorgio martire 22F, Bari) al numero 335 805 22 11. La Stagione completa è disponibile sul sito www.teatridibari.it.
SCHEDA ARTISTICA
Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini
LE CINQUE ROSE DI JENNIFER
di Annibale Ruccello
con
Daniele Russo Jennifer
Sergio Del Prete Anna
scene Lucia Imperato
costumi Chiara Aversano
disegno luci Salvatore Palladino
progetto sonoro Alessio Foglia
regia Gabriele Russo
Jennifer è un travestito romantico che abita in un quartiere popolare della Napoli degli anni ‘80. Chiuso in casa per aspettare la telefonata di Franco, l’ingegnere di Genova di cui è innamorato, gli dedica continuamente Se perdo te di Patty Pravo alla radio che, intanto, trasmette frequenti aggiornamenti sul serial killer che in quelle ore uccide i travestiti del quartiere. Gabriele Russo affronta per la prima volta un testo di Ruccello – scegliendo il più simbolico, quello che nel 1980 impose il drammaturgo all’attenzione di pubblico e critica. Il regista ci preannuncia una messinscena dall’estetica potente, fedele al testo e, dunque, alle intenzioni dell’autore «ci atteniamo alle rigide regole e alle precise indicazioni che ci dà Ruccello stesso – racconta Russo – cercando di attraversare, analizzare, capire sera per sera, replica dopo replica un testo strutturalmente perfetto, che delinea un personaggio così pieno di vita che pare ribellarsi alla mano di una regia che vuole piegarlo alla propria personalissima visione. Non è un testo su cui sovrascrivere ma in cui scavare, per tirare fuori sottotesti, possibilità, suggestioni, dubbi». In scena, un inedito Daniele Russo, affiancato da Sergio Del Prete in un allestimento che restituirà tutta la malinconia del testo senza sacrificarne l’irresistibile umorismo.
NOTE DI REGIA
Se ci si ferma a pensare, l’unica scelta sensata è quella di non azzardarsi a toccare un testo come Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello. È una pietra miliare del teatro, un testo che quanto più lo si legge e approfondisce tanto più ti penetra, ti entra nell’immaginario, si cristallizza nei pensieri e si deposita nell’inconscio. Anche solo dopo averlo letto (caso raro poiché sappiamo che “il teatro non si legge”) Jennifer smette di essere il personaggio di un testo teatrale per farsi carne e ossa, sangue e sentimenti. Una persona viva, sempre esistita. Qualcosa che ti appartiene, che è dentro di te, nei tuoi sentimenti, nella tua cultura, nei tuoi suoni, nel tuo immaginario. Qualcosa di ancestrale, di antico e moderno, che risuona tutti i giorni dentro di noi, su un palcoscenico, nei vicoli della città o nelle pagine di un libro. Jennifer è il diavolo e l’acqua santa. Eterna contraddizione. Paradigma dell’ambiguità napoletana. Questa sensazione di appartenenza è quella che soltanto i personaggi dei grandi classici riescono a restituire, quelli che, come fantasmi, si aggirano quotidianamente nelle segrete di tutti i teatri, anche quando in scena si recitano testi contemporanei.
(foto: Mario Spada)