Di seguito il comunicato:
Mercoledì 31 luglio è la volta dell’evento speciale di questa terza edizione di Nauna Festival, rassegna di concerti e percorsi culturali nel Parco di Porto Selvaggio di Nardò che in questa occasione si sposta straordinariamente nel centro storico neretino. In Piazza Sant’Antonio alle ore 22 a risuonare sarà la musica di Talassa, il nuovo disco del musicista salentino, ricercatore di tradizioni orali, Dario Muci: è il suo primo lavoro di inediti, pubblicato da Zero Nove Nove.
Talassa (dal greco θαλασσα, “mare”) è un unico canto di denuncia e speranza. Dario Muci, da cantastorie della sua terra e delle sue contraddizioni, si fa megafono di storie vere, di mare e di terra, di Salento e migranti, di lavoro e sfruttamento, dolore e, sempre e comunque, di amore. La sua voce è intrisa di storia, di battaglie, di gente senza voce a cui Dario dona la sua. Otto tracce originali ed una forma di scrittura nuova per Dario Muci che, dopo venticinque anni di attività e ricerca, debutta con il suo primo disco di inediti.
L’album si arricchisce di preziose collaborazioni: Raphael Gualazzi, arrangiatore e interprete della storia vera di Mohammed; Nabil Salameh nella preghiera in salentino e arabo Ommmuammare dedicata agli infiniti morti tra le onde; Enza Pagliara che con la sua voce arcaica eleva il pathos di più brani; Treble e Rocky G. Vox, che in Sant’Asili, brano ispirato alla lotta contro i gasdotti nel Mediterraneo, portano la loro personale denuncia; Giuseppe Semeraro, autore del testo di Ulivi, canto sul Salento colpito dalla Xylella.
Con Muci nel live ci saranno Giorgio Distante, che di Talassa interpreta l’aria e con i suoi arrangiamenti per fiati dona sfumature anche da esperto di elettroacustica concreta; Gianluca Longo, che porta la sua esperienza con strumenti a corda antichi e il suo linguaggio world Mediterraneo; Alessandro Lorusso, che colora il concerto di suoi suoni ed effetti dando atmosfere ai brani; Marco Rollo, di cui il live assorbe tutta la versatilità interpretativa, dal pop alla classica; Roberto Chiga, che da tecnico del suono completa l’opera curando suoni e sequenze in insert.
Il concerto è preceduto da un percorso a piedi nel centro storico a cura del Museo della Preistoria di Nardò. Si parte alle ore 20.45 con raduno previsto alle ore 20.30 proprio in Piazza Sant’Antonio, dove si trova il Museo della Preistoria. La direttrice, Filomena Ranaldo, approfondirà in particolare le relazioni tra Nardó e il mare, partendo proprio da una sintetica visita al museo prima di dedicarsi ad alcuni tratti del centro storico, riflettendo sul rapporto tra uomo e risorse.
La partecipazione è libera e senza prenotazioni. Info www.nauna.it, naunacm@gmail.com, 349 6799790.
Prossimi appuntamenti di Nauna Festival nuovamente a Porto Selvaggio. Lunedì 5 agosto a Torre Dell’Alto con Enza Pagliara, Roberto Licci e Admir Shkurtaj per un omaggio alla bellezza del Mediterraneo; chiusura martedì 13 agosto sulla scena della Palude del Capitano Rachele Andrioli e Coro a Coro.
Nauna Festival, a cura di Enza Pagliara e Dario Muci, è inserito nel cartellone di eventi e iniziative “Emozioni d’estate” del Comune di Nardò e si realizza con il sostegno dell’assessorato alla Cultura e all’Ambiente guidato da Giulia Puglia e con il supporto dell’ufficio Parco.
APPUNTAMENTI SUCCESSIVI
05 agosto Torre Dell’Alto
Enza Pagliara, Roberto Licci, Admir Shkurtaj
Raduno sentiero Porto Selvaggio, Ingresso Villa Tafuri ore 17:00
Inizio percorso ore 17:15 – Concerto ore 18:30
Un trio musicale che fonde le antiche tradizioni sonore del Salento e dell’Albania. Nato dall’incontro di musicisti e compositori molto noti e apprezzati nel mondo della World Music, il gruppo è composto dalla ricercatrice e cantante Enza Pagliara, da Roberto Licci voce e fondatore del gruppo Ghetonia e dal compositore e fisarmonicista albanese Admir Shkurtaj. Un omaggio alla bellezza del Mediterraneo, un invito a scoprire e ad amare la ricchezza delle tradizioni salentine, griche e albanesi.
13 agosto Palude del Capitano
Rachele Andrioli e Coro a Coro – Leuca
Raduno ore 17:00 parcheggio Frascone
Inizio percorso ore 17:15 – Concerto ore 18:30
Il concerto “Leuca” volge il suo sguardo musicale sul mondo come un faro, partendo concettualmente dalla De Finibus Terrae, il capo di Leuca. Il lavoro è il frutto degli ultimi anni di ricerca sulle tradizioni musicali che legano il Salento ad ogni Sud del Mondo; la musica e i testi raccontano storie mediterranee sospese tra verità e leggenda. Un progetto che guarda il mare, per rigenerarsi e rinnovare la tradizione. A sostenere uno scambio di culture veicolato dal canto, una rappresentanza del progetto “Coro a Coro”, un coro polifonico in continua evoluzione pensato per donne che amano cantare ideato e diretto da Rachele Andrioli che vuole favorire il concetto di genere e la multiculturalità.
NAUNA CANTIERI MUSICALI
Da Empurium Nauna, antico nome di Santa Maria al Bagno, è un’associazione culturale ed etichetta discografica indipendente nata con il fine di pubblicare sia documenti etnomusicali sia opere di riproposta più complesse che coniugano la meticolosa cura dei repertori con un progetto artistico originale. Si occupa di preservare e valorizzare le tradizioni popolari e la cultura orale del territorio attraverso la documentazione delle fonti e la rielaborazione delle stesse. Nauna produce “Barberia e canti del Salento vol.2” di Dario Muci e Antonio Calsolaro; nel 2018 “Marea” di Enza Pagliara e Dario Muci, e “Canti narrativi a Nardò” delle Sorelle Gaballo. Nel 2020 pubblica “Suddissimo – Omaggio a M.Salvatore e A. Doriani” e realizza la ricerca sul campo con il Coro Popolare di Terra D’otranto. Nel 2021 è impegnata alla realizzazione del disco “A te sarò per sempre” di Miro Durante e pubblica sulle piattaforme digitali i primi due volumi dedicati alla Barberia, la musica delle sale da barba nel Salento. Con Moscara Associati e Nostos Produzioni progettano un “viaggio, un documentario e un libro fotografico” dal titolo Sulla via Francigena il cammino degli Asini Dotti.
IL MUSEO DELLA PREISTORIA
Il Museo della Preistoria di Nardò, diretto da Filomena Ranaldo, è situato nell’ex convento di Sant’Antonio di Padova. Al suo interno sono esposti e studiati i reperti ritrovati durante le ricerche archeologiche condotte dagli anni sessanta nel Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Le collezioni raccontano la storia di questa parte del Salento a partire da circa 70 milioni di anni fa, per proseguire con le frequentazioni delle tante grotte e ripari da parte dell’uomo nel corso del Paleolitico, della costruzione della necropoli sul pianoro di Serra Cicora durante il Neolitico e delle strutture fortificate nell’Età del Bronzo. Tale patrimonio rende il Parco un contesto unico che consente di ricostruire i cambiamenti ambientali e culturali avvenuti nel corso dei millenni, così come la trasformazione dei paesaggi organizzati da Homo neanderthalensis prima e da Homo sapiens poi, a partire da almeno 150.000 anni fa.
(foto: Daniele Met)