Dario Stefàno, senatore, leccese, ha rilasciato un’intervista a Repubblica. Un’intervista in cui dà per scontato, ormai, il suo divorzio da Sinistra ecologia e libertà, insomma da Vendola. Non sarebbe neanche l’unico, in prospettiva, fra i parlamentari. Secondo Stefàno, Sel va prendendo una deriva non condivisibile mentre c’è da rafforzare l’area di governo. Infatti, approdo di Stefàno sarà probabilmente il partito democratico di Renzi. Fra le altre cose, Stefàno fu già responsabile Pd a Lecce. In prospettiva, poi, ci sono le elezioni comunali nel capoluogo salentino, fra un anno scarso. E presentarsi da candidato sindaco di provenienza Pd, per Stefàno, potrebbe essere un valore aggiunto, questo un ipotetico ragionamento.
Altra esponente politica al centro dell’attenzione in queste ore: la barese Desirée Digeronimo. Su facebook ha dato del beota a Ignazio Marino, sindaco di Roma. Il problema, per la Digeronimo, è legato al fatto che lei lavora, da pubblico ministero, a Roma e le è proibito formulare valutazioni politiche nei confronti del sindaco della città in cui lavora, per il semplice fatto che potrebbe trovarsi a giudicarlo professionalmente. Non sono escluse evoluzioni, appunto professionali, nei confronti della Digeronimo, anche perché Marino non sembra intenzionato a chiudere un occhio.