Vertice alla Regione Puglia, oggi, sul problema enorme della mitilicoltura tarantina. Il caldo ha distrutto una stagione, un anno di lavoro, sostengono le organizzazioni di categoria che stimano danni per trenta milioni di euro. Il vertice con l’assessore regionale Leonardo Di Gioia deve servire per trovare una via di uscita, economica, per gli operatori che sono alle prese con un disastro. Promotore dell’incontro, il presidente della commissione Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia il quale rammenta come fosse già previsto un esame della situazione, già all’inizio di agosto. Poi, sopraggiunto l’impegno di Di Gioia a Expo2015, si è rinviato. Ora l’emergenza è acclarata e ci si muove nell’urgenza.
La temperatura elevata dell’acqua nelle sei settimane a cavallo fra giugno e luglio non ha creato problemi fatali solo alla mitilicoltura di Taranto ma anche ai pesci nell’invaso del Pertusillo, quello la cui acqua serve, in parte, anche la Puglia. Questo è l’orientamento degli esperti. Un’organizzazione ambientalista, invece, ritiene che si tratti dell’attività estrattiva di petrolio in val d’Agri, ad avere provocato la moria di pesci, vista anche la presenza di schiuma in superficie dell’acqua nell’invaso.